Sulla polemica nata tra Maria (sorella di Giovanni Falcone) e Rita e Salvatore (fratelli di Paolo Borsellino) nel corso della presentazione delle manifestazioni rivolte a commemorare le vittime della strage di Via D’Amelio, e riguardante la partecipazione di “determinate istituzioni”, credo che “il modo più giusto e appropriato di ricercare la verità” l’avesse compreso Agnese, moglie di Paolo Borsellino.
E’ quanto si legge in una nota diffusa da Filomena Falsetta, Presidente dell’Associazione Bene Comune.
Una donna, forse l’unica ad avere intuito quale fosse la strada da percorrere speditamente per proseguire nell’opera di giustizia di Giovanni e Paolo, e che è insita nella capacità di coniugare il rispetto per le istituzioni e la ricerca senza se e senza ma della verità.
Il suo esempio di cortesia, misura e fermezza, insieme all’estremo rifuggire da qualsiasi pubblicità, hanno reso il suo messaggio più forte e più credibile, un messaggio in grado di riecheggiare costantemente durante la nostra azione quotidiana e di rivelarsi sempre al passo coi tempi.
E’ questo, infatti, l’autentico spirito sul quale Giovanni e Paolo edificarono “la comunità a servizio dello Stato”.
