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PORTA (PD): A PARTIRE DA OGGI IL PARTITO DEMOCRATICO E’ A TUTTI GLI EFFETTI ‘PARTE CIVILE’ NEL PROCESSO CONDOR

UN IMPORTANTE RISULTATO SUL PIANO POLITICO E UN FORTE SEGNALE SU QUELLO DELLA VICENDA GIUDIZIARIA.

E' la prima volta che un partito politico viene ammesso come 'parte civile' ad un processo; la decisione segue a quella che aveva accolto come 'parte civile' il “Frente Amplo” dell'Uruguay ed il governo italiano; accolte anche le analoghe richieste di CGIL, CISL e UIL e della Regione Emilia Romagna

Nel corso dell'ultima udienza del “Processo Condor”, relativo ai crimini commessi dall'omonima organizzazione negli anni '60 e '70 durante le dittature nei principali sudamericani, il GUP ha ammesso l'intervento come enti esponenziali di interessi lesi del Partito Democratico, di CGIL-CISL-UIL e della Regione Emilia Romagna.

All'inizio del processo, avvenuto nell'ottobre del 2013, con una decisione altrettanto inedita e per certi versi “storica”, era stato ammesso come parte civile il “Frente Amplo”, la coalizione politica di centro-sinistra attualmente al governo dell'Uruguay; anche il governo italiano si era costituito come parte civile fin dalla prima udienza del processo, analogamente a quanto fatto dal governo Prodi per i processi contro i generali argentini nella vicenda drammatica dei 'desaparecidos'.

“Siamo orgogliosi e particolarmente soddisfatti per questa decisione – ha dichiarato l'On. Fabio Porta, parlamentare del PD eletto in America Meridionale – e voglio ringraziare il mio partito per aver colto fin dall'inizio il senso politico e storico di questa operazione di giustizia e verità a favore di tanti italiani vittime di quelle vicende e di popoli fraternamente amici come quelli del Sudamerica”.

“Il ringraziamento – continua Porta – va indirizzato in maniera più specifica all'Avvocato Antonello Madeo, che rappresenta il Partito Democratico e anche il “Frente Amplo” in questo processo, e che sta dimostrando competenze e abnegazione rare e preziose nel seguire questo complesso e delicato processo”.

“Questo risultato ci spinge a continuare sulla strada intrapresa – conclude il deputato democratico – magari riaprendo la vicenda relativa al cosiddetto “caso Troccoli”, il militare uruguaiano attualmente in Italia accusato di alcuni dei più efferati crimini ai danni di nostri connazionali”.

ITALIA
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