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Rateizzazione Equitalia per tutti i contribuenti

Esprimiamo il nostro sostegno al Presidente della Commissione Finanze del Senato della Repubblica Sen. Mauro Maria Marino che, recentemente, ha presentato un emendamento al D.L. n. 66 del 24 Aprile 2014 (cosiddetto Decreto IRPEF) con lo scopo di concedere ai contribuenti che sono decaduti, la possibilità di essere riammessi alla rateizzazione delle cartelle esattoriali.

In particolare, l'emendamento n. 11.03.03 al decreto recante misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale, all'esame delle Commissioni congiunte Bilancio e Finanze del Senato prevede, dopo l’articolo 11, di inserire il seguente:

“Art. 11-bis. (Norme in materia di rateazione)

1. I contribuenti decaduti dal beneficio della rateazione previsto dall'articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, possono richiedere la concessione di un nuovo piano di rateazione a condizione che:

a) la decadenza sia intervenuta entro e non oltre il 22 giugno 2013;

b) la richiesta sia presentata entro e non oltre il 31 luglio 2014.

2. Il piano di rateazione concesso ai sensi del comma 1 non è prorogabile e il debitore decade dallo stesso in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive.

3. l'articolo 10, comma 13-ter, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 è abrogato».”

L'azione del Sen. Marino si è resa necessaria per favorire quei contribuenti che, in presenza di debiti fiscali con Equitalia, erano decaduti prima del 22 Giugno 2013, ovvero prima del Decreto n. 69 del 21 Giugno 2013 (cosiddetto Decreto del Fare) modificativo delle regole della rateizzazione. In caso di approvazione quegli stessi contribuenti potranno presentare, entro il prossimo 31 luglio, una nuova istanza di ammissione.

L'emendamento è pienamente condivisibile, tanto che già lo scorso 6 febbraio, durante l’audizione “Indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco” presso la Commissione Finanze del Senato ne avevamo fatto richiesta.

Alla nostra istanza si è aggiunta la stessa Equitalia attraverso l’Amministratore Delegato Benedetto Mineo il quale, da una prima stima, evidenziava un potenziale bacino di oltre 20 miliardi di Euro di gettito da poter recuperare.

L’Agenzia delle Entrate, dal canto suo, con la Risoluzione n. 32 del 19 Marzo 2014 ha affrontato in modo restrittivo la questione, non lasciando spazio ad alcuna possibilità, in quanto la regola secondo cui la rateazione decade dopo il mancato pagamento di otto rate si applica esclusivamente ai piani di rateazione in corso al 22 Giugno 2013.

Si tratta evidentemente di una grave disparità di trattamento tra contribuenti, il cui spartiacque non nasce dal diritto costituzionale e tributario, ma da una semplice data fissata come limite e dalla disattenzione, insita nel Decreto del Fare, nella parte che qui interessa e che non permette di riconoscere il rateizzo lungo in 120 rate a coloro che sono decaduti il giorno prima (21 Giugno 2013).

Tale ingiusto sbarramento provoca un doppio danno. Il primo ai contribuenti in difficoltà e il secondo allo Stato che per recuperare il gettito di 20 miliardi di cui sopra, impiegherà molto più tempo e dispendio di energie e finanze.

Durante la discussione tenutasi presso le Commissioni Bilancio e Finanze del Senato riunite in seduta congiunta del 29 maggio scorso, gli aventi diritto hanno deciso di accantonare alcuni emendamenti tra cui quello del Presidente Sen. Marino.

In vista della prossima seduta e dell'esame dell'emendamento che ci occupa, ne chiediamo esplicitamente l'approvazione e ringraziamo anticipatamente il Presidente Sen. Marino per la sensibilità dimostrata nel predisporlo. Un'attenzione che tiene conto delle esigenze dei contribuenti in un momento difficile a causa della perdurante crisi. I nostri ringraziamenti vanno anche al Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Morando e, naturalmente, a tutti i componenti delle Commissioni che, come auspichiamo, ne sosterranno l’ammissibilità.

Livorno, li 03 Giugno 2014

FONDAZIONE COMMERCIALISTITALIANI
Michele Cinini

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