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Newsletter CNF n. 197/Appello su Carceri

Carceri, dal CNF appello a Parlamento e Governo per lavorare al ripristino di condizioni dignitose

Sostegno al Ministro Orlando per la individuazione e l’attuazione di tutte le misure necessarie

Entro il 28 maggio scade il termine previsto dalla sentenza Torreggiani della Corte Europea dei diritti dell’uomo, che ha condannato l’Italia per il trattamento inumano e degradante dei detenuti, derivante dalle condizioni “medioevali” di gran parte delle nostre strutture carcerarie.
Il CNF lancia un forte appello al Parlamento tutto e al Governo affinché offrano tutto il proprio appoggio al ministro della Giustizia Andrea Orlando, per affrontare il problema con gli investimenti economici e gli interventi normativi necessari.
“Quella del rispetto della Convenzione europea sulla salvaguardia dei diritti umani è una priorità drammatica ed assoluta, e come tale va affrontata, come affermato con forza dallo stesso ministro Orlando, in occasione del suo intervento del 22 maggio a Strasburgo” ha dichiarato il consigliere segretario Andrea Mascherin. “Il CNF garantisce il proprio sostegno e la propria collaborazione al ministro della Giustizia, per la individuazione e l’attuazione di tutte le misure da porre a tutela della dignità umana e, con essa, del nostro Paese”.
La questione sarà sul tavolo del comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, che ha il compito di esaminare l’esecuzione delle sentenze della Corte di Strasburgo, il prossimo 3 giugno.
E il Consiglio dovrà prendere posizione sui passi finora compiuti dall’Italia per rientrare nel rispetto dell’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Davanti alla Corte pendono ancora 6829 ricorsi per sovraffollamento carcerario, 1340 dei quali sotto il vaglio di ammissibilità. Sono invece 19 i ricorsi contro il sovraffollamento delle carceri già a uno stadio più avanzato della procedura (fonte Ansa).
Lo scorso 22 maggio, il Ministro della Giustizia Orlando si è recato a Strasburgo dove ha incontrato il ministro della Corte Dean Spielmann e il vice segretario generale del Consiglio d'Europa, Gabriella Battaini Dragoni, ai quali ha illustrato le misure già poste in essere (normative e organizzative).
Il sovraffollamento si è ridotto ma i numeri delle persone detenute, delle quali il 40% in custodia cautelare, è ancora molto oltre la capienza regolamentare di 49mila posti.

Processo civile telematico, con i Protocolli il passaggio alla obbligatorietà dei depositi telematici potrà avvenire nel rispetto delle garanzie della difesa

Semplificare e fare in modo che le regole procedimentali si adeguino alla giustizia “telematica” in modo da mantenere invariato lo standard di tutela dei diritti della difesa e aumentare l’efficienza della risposta del sistema.
Con questo spirito il CNF ha avanzato una serie di proposte- da attuare in via normativa ma anche-in via d’urgenza- tramite l’adozione di un Protocollo uniforme sul territorio nazionale, per rendere garantito il passaggio al digitale (dal 30 giugno diventerà obbligatorio il deposito degli atti del processo civile).
Interventi che vanno dal definire il momento dell’avvenuto deposito dell’atto processuale e quello nel quale esso deve essere reso visibile anche alla controparte; o al riconoscere agli avvocati il potere di autenticazione degli atti “informatizzati” e di attestazione di conformità agli originali; e ancora stabilire anche in via tecnica cosa accade se l’atto supera i 30 megabyte.
Il punto sui passi necessari è stato fatto sabato a Roma, nel corso del convegno I Fori fanno Rete, organizzato da CNF, Cassa forense e FIIF ( la fondazione del CNF incaricata di seguire il progetto PCT).
All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, anche i rappresentanti del Ministero della Giustizia (Daniela Intravaia, direttore generale dei servizi informativi e Massimo Orlando, magistrato dell’ufficio legislativo), i rappresentanti della Corte di Cassazione e dell’Avvocatura dello stato.
Tutti d’accordo nell’evidenziare che la “rivoluzione digitale” nella giustizia è innanzitutto un fatto di “cultura e di “conoscenza” dal quale si aspettano vantaggio in termini di efficienza di tutti il sistema.
Tutti d’accordo, ancora, sul fatto che occorre superare- con il confronto tra i vari protagonisti e le sinergie fattive- le resistenza psicologiche, strutturali, organizzative che dovessero verificarsi.
E’ un dato emerso nel convegno che nei 16 tribunali nei quali valgono Protocolli stipulati su base volontaria il sistema funziona.
“L’informatizzazione potrà colmare il gap tra alto livello del nostro sistema giuridico e l’inadeguatezza del sistema organizzativo di amministrazione della giustizia” ha evidenziato il presidente del CNF Guido Alpa.
Lucio Del Paggio esprime soddisfazione per la riuscita dell’evento. “Al convegno si sono iscritti 140 avvocati; e in tanti di più hanno seguito i lavori in streaming, anche presso gli Ordini forensi. Il dibattito con i referenti informatici dei COA è stato vivace e tutti hanno espresso apprezzamento per l’impegno di CNF e FIIF”, ha dichiarato Del Paggio.
Con la Cassa forense è stato siglato l’accordo per dotare gli avvocati degli strumenti necessari al deposito telematico. Il presidente Nunzio Luciano e la coordinatrice della commissione informatica Clelia Imperio hanno sottolineato il valore della sinergia con il CNF e l’impegno per un “welfare attivo” per gli iscritti.
Daniela Intravaia ha evidenziato che solo l’1% dei tribunali non è pronto, e che il ministero sta lavorando a colmare questo gap. “I dati sono incoraggianti: 1200 comunicazioni al mese tra uffici giudiziari e avvocati, 3 milioni di accessi al giorno alla navigazione protetta degli atti”, ha riferito.
Massimo Orlando, dell’ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia, ha evidenziato come “il processo telematico è innanzitutto un mezzo e non un fine. Alcune parti incidono sui tempi processuali altre coinvolgono più in generale la risposta che il sistema giustizia saprà dare alla domanda di giustizia dei cittadini. Il PCT consentirà di produrre gli effetti qui ricordati solo con il contributo di tutti i soggetti coinvolti, a partire da una più efficiente riorganizzazione delle cancellerie”. Sulle questioni sollevate ha evidenziato che la vera sfida è quella di superare il doppio binario cartaceo-digitale.
Vincenzo Di Cerbo, in rappresentanza del presidente della Corte di Cassazione, ha annunciato che entro giugno la Cassazione sperimenterà nuovi sistema di classificazione dei ricorsi anche al fine della migliore consultazione degli atti.
Sulle questioni aperte dalla prossima entrata in vigore il 30 giugno del PCT sono intervenuti gli avvocati del gruppo FIIF Daniela Dondi, Giovanni Rocchi, Fabrizio Pettoello, Maurizio Reale,Valentina Carollo, Juri Rudi e Francesco Micozzi per segnalare tutti quegli aspetti-procedimentali-tecnici- che richiederebbero chiarimenti e semplificazione.
Domenico Pellegrini (giudice del Tribunale di Genova) e Mauro Ferrando (Foro di Genova) hanno analizzato e illustrato i Protocolli vigenti in 16 tribunali, protocolli che hanno dato un ottimo contributo all’utilizzo della informatica. Hanno dunque proposto di diffonderli il più possibile anche con il loro inserimento nel Portale sei servizi di giustizia.
Andrea Pontecorvo (Gruppo FIIF) e Marco La Greca (consigliere Avvocatura di Stato) hanno illustrato lo stato dell’arte della informatizzazione negli “altri” processi, amministrativo e tributario, sollecitando una piattaforma “comune” per evitare duplicazioni o, peggio, contraddizioni.
Il tavolo tecnico permanente sul PCT presso il Ministero della Giustizia, al quale partecipa il CNF, tornerà a riunirsi il 27 maggio. Accedendo alla pagina del sito istituzionale del CNF è possibile scaricare materiale utile per approfondire

Verso il processo civile telematico/Dal fascicolo cartaceo alla busta “telematica”: video tutorial per imparare a crearla

La “busta” telematica è un adempimento al quale gli avvocati saranno tenuti per il deposito telematico degli atti.
Il nuovo video tutorial del gruppo FIIF spiega come:

Accedi al canale YOUTUBE FIIF_CNF per visionare tutti i video tutorial sul PCT

Revisione della geografia giudiziaria/ Le assemblee degli iscritti potranno decidere la sorte l’Ordine forense presso il tribunale soppresso- Proposta CNF condivisa dagli Ordini

Il plenum del CNF ha approvato, nella seduta amministrativa del 23 maggio, la proposta del gruppo di lavoro geografia giudiziaria, coordinato da Enrico Merli, di intervento normativo urgente che disciplina la sorte degli Ordini forensi istituiti presso i Tribunali soppresso a seguito della revisione della geografia giudiziaria. La proposta di intervento sarà inviata al Ministero della Giustizia
In assenza-inspiegabile- di una norma di legge che regolamenti i rapporti giuridici di cui tali Ordini sono titolari e per evitare incertezze a partire dalla scadenza del termine di proroga (31 dicembre 2014), il CNF aveva avviato una consultazione presso gli Ordini interessati (sia quelli istituiti presso i tribunali soppressi che quelli istituiti presso i tribunali accorpandi) su una proposta che rimette alla assemblea degli iscritti la decisione circa la permanenza in vita o meno.
Consultazione a seguito della quale gli Ordini interessati si sono espressi in maggioranza per la proposta CNF.
Questa si basa sulla natura dell’Ordine quale comunità di professionisti e rimette a tale comunità l’espressione di volontà circa la sopravvivenza dell’ente.
Nel caso in cui l’assemblea decida per la confluenza nell’Ordine, l’ente si estingue e i rapporti giuridici esistenti sono trasferiti all’Ordine del circondario di tribunale (personale dipendente, patrimonio etc.). Potrà esser costituta una delegazione locale con funzione di rappresentanza degli iscritti.
Se l’assemblea decide la permanenza dell’ente, l’Ordine mantiene le sue funzioni ma deve costituire con l’altro Ordine interessato una commissione paritetica che si occupi delle materia e delle funzioni di interesse comuni assicurando il necessario coordinamento.

Voluntary disclosure/Rivedere la disciplina per renderla più efficace rispetto all’obiettivo di far dichiarare gli asset detenuti all’estero

Il plenum, nella seduta amministrativa del 23 maggio, ha preso atto del lavoro svolto dalla commissione per le questioni tributarie, coordinata da Antonio Damascelli, in materia di voluntary disclosure approvando alcune proposte destinate al confronto parlamentare sulle proposte di legge Capezzone e Causi.
Queste misure mirano a riordinare la materia, in modo che il principi di non punibilità-già previsto dalle pdl-si estenda ai reati collegati e anche ai soggetti-professionisti-eventualmente coinvolti nella procedura che, per come sono scritte le norme, potrebbero trovarsi incriminati a titolo di concorso pur estranei ai reati; con violazione dell’articolo 3 della Costituzione.
Le proposte riguardano anche la riduzione dei tempi di accertamento, così come previsto per coloro che si adeguano agli studi di settore e la soppressione del nuovo reato di esibizione di atti falsi e comunicazioni di dati non rispondenti al veri.

Summer School/ Le iniziative CNF per imparare a redigere contratti internazionali

L’ edizione 2014 delle Summer School del CNF, organizzate in collaborazione con prestigiose istituzioni universitarie straniere, sono dedicate al tema della redazione dei contratti internazionali nella prassi professionale
Due i corsi organizzati :
-a Londra dal 21 al 25 luglio in collaborazione con King’s college London-School of law
– a Philadelphia dal 9 al 12 agosto in collaborazione con la Temple University School of Law
Le manifestazioni di interesse a seguire i corsi devono essere inviate esclusivamente alla mail nello.pasquini@gmail.com
Vai alla pagina della Summer School Londra

Processo telematico in primo piano e la circolare POS :la voce dell’Avvocatura sui media

La stampa ha dato molto risalto alle iniziative del CNF con la FIIF in merito al processo civile telematico. Due le rassegne stampa: una sui progetti e i documenti; la seconda specifica sull’evento I Fori fanno Rete del 24 maggio scorso.
Rassegna stampa Iniziative CNF_FIIF PCT agg. 27 maggio
Rassegna stampa I Fori fanno Rete agg- 27 maggio

La circolare CNF-10-2014, relativa alla corretta interpretazione dell’articolo 15 del decreto Sviluppo bis, sul possesso del POS negli studi legali è stata ripresa da stampa e web con grande eco
Rassegna stampa POS-Studi legali

Come redigere ricorsi inappuntabili presso la Corte europea dei diritti dell’Uomo
Rassegna stampa Ccbe- e Guida Cedu

A cura dell’Ufficio Comunicazione e Media

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