ROMA/“L’EUROPA CHE VORREI” incontro FI CON GASPARRI, TAJANI, ARACRI, POLVERINI, STORACE, PALOZZI per ARMENI

Si è tenuto questa mattina a Roma, al Domus Marie di Via Aurelia 481, l'incontro di Fabio Armeni, candidato di Forza Italia al Parlamento europeo nel collegio Italia centrale, con gli oltre 150 rappresentati territoriali di Roma e provincia.
Il panel degli interventi si apre con il saluto di Antonio Tajani, capolista ed eurodeputato uscente di Forza Italia nel collegio Italia centrale, che sferra l'attacco alla Germania e rivendica il fatto che “l'unico ad aver avuto il coraggio di dire no alla Merkel è stato Berlusconi”. “Ora è necessario far capire all'Europa che gli stati membri non devono più essere messi in secondo piano rispetto all'istituzione Europa. La squadra di Forza Italia – ha ribadito il vicepresidente della Commissione europea – nonostante le difficoltà territoriali dell'ultimo periodo è forte e coesa: sono sicuro che sarà in grado di riscattare il nostro Paese a Bruxelles”. Dello stesso tenore Adriano Palozzi, consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia, che considera quella europea “una sfida importante per rendere i territori, vero e proprio motore produttivo del nostro Paese, partecipanti attivi nella nuova Europa che vogliamo costruire. E' questa, dunque, la sfida di Forza Italia e di Fabio Armeni: creare nuove opportunità di sviluppo, tornare a crescere e dare voce all’Italia delle imprese”.
In prima fila Francesco Storace, che prendendo la parola esordisce con: “Oggi non sono stato invitato, ma ho telefonato a Fabio per dirgli che sarei venuto, perché volevo esserci”. “Fabio – ha continuato Storace – è un uomo che conosce profondamente le istituzioni ed è un politico serio: per questo che dobbiamo sostenerlo in Europa”.
Per Renata Polverini nella sfida del 25 maggio “bisogna portare a casa un risultato importante”. E' necessario infatti “combattere una battaglia per dare nuova linfa a Forza Italia, un partito nel quale siamo rimasti nella buona e cattiva sorte, a differenza di chi ha abbandonato non solo un uomo, ma un popolo che ha sempre combattuto per dei valori a fianco di Silvio Berlusconi”. Poi attacca l'esecutivo: “Questo Governo continua a promettere qualcosa che non si trasforma mai in fatti concreti; gli annunci di Matteo Renzi vengono puntualmente smentiti nei fatti. Per questo Forza Italia é molto critica sui provvedimenti di natura economica: dobbiamo rivendicare con forza il nostro impegno nell'interesse di questo Paese, altrimenti rischiamo di portare a Bruxelles persone che non hanno raccolto la nostra sfida”.

Quello del senatore Francesco Aracri è un monito: “Bisogna andare a votare, perché il cambiamento in Europa rappresenterà il volano per un cambiamento anche in Italia. Qui le cose vanno male, questo governo è inconcludente anche perché, non essendo stato votato dai cittadini, non si cura dei problemi reali del Paese preferendo giocare al Risiko delle poltrone. Si è dimenticato dei Marò, da oltre due anni detenuti in un carcere indiano, e delle forze dell'ordine, che vengono puntualmente “massacrate” dall'opinione pubblica. E non si cura della gente, prendendola in giro con la balla degli 80 euro”. Sulla stessa scia l'intervento del vicepresidente del Senato e presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri, che attacca Matteo Renzi e il sindaco di Roma, Ignazio Marino.

“ Il premier con una mano da' 80 euro e con l'altra li toglie, dimenticandosi di una grossa fetta della popolazione, come i pensionati le partite IVA. Roma, invece, va liberata da Marino e dal malgoverno che incombe sulla Capitale: dopo i tagli agli stipendi dei dipendenti comunali, quelli al trasporto pubblico e dopo la conferma della Tasi più alta d'Italia, come può pensare di riuscire a tirare acqua al proprio mulino?”. Chiude Fabio Armeni, il padrone di casa, che dopo aver ringraziato tutti i presenti del sostegno e del supporto, lancia il suo slogan: “Non siamo euroscettici, ma europropositivi. L'Europa tuttavia deve meritarsi la presenza dell'Italia”. Indica poi i punti salienti del suo programma “'Meno Europa in Italia': per stoppare i vincoli aprioristici imposti da Bruxelles. 'Mai più in ginocchio davanti alla Germania' perché è necessario rivere tutti i trattati – da Maastricht al Fiscal Compact e Basilea I, II e III – e impedire alla Germania di ergersi a 'maestrina' d'Europa, dando 'brutti voti' ai Paesi che non rispettano i diktat imposti a loro esclusivo beneficio”. Punto centrale del programma l'Euro: “'Euro sì, ma non così', perché non siamo contro l'euro né invochiamo l'uscita dalla moneta unica: sarebbe pericoloso. Vogliamo invece rivedere la politica monetaria europea, con una Bce più forte in grado di stampare moneta e di finanziare le famiglie in difficoltà e non le banche. Più Italia in Europa – continua l'esponente di Forza Italia – per riportare un'italianità sana e forte nell'Ue, intervenendo maggiormente per tutelare il Made in Italy e le eccellenze del nostro Paese dalla concorrenza sleale, e invocando misure più eque per i lavoratori agricoli di tutta Europa”. “Ma soprattutto – conclude Armeni – non vogliamo mai più sentir dire 'ce lo chiede l'Europa”.

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Francesca Siciliano

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