Villa Floridiana: un “picnic day” con troppe aree inaccessibili

Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, fondatore su Facebook del gruppo “Riappropriamoci della Villa Floridiana” che conta oltre millecento iscritti, torna alla carica in occasione della manifestazione “Picnic Day Estathè” svoltasi stamani nel parco vomerese per denunciare ancora una volta la grave situazione che permane da anni nell’unico grande spazio a verde pubblico a disposizione degli abitanti della collina.

“ Dal marzo 2011 da quando cioè la caduta di un eucalipto nello storico giardino ha reso off limits, a fasi alterne, l’ingresso ai visitatori – puntualizza Capodanno -, buona parte dei circa 60.000 mq della villa che, nella zona bassa, si affaccia su un belvedere dal quale si ammira uno dei più spettacolari panorami della città, è interdetta al pubblico “.

“ Sono dunque più di tre anni che, nonostante siano scesi in campo sia la Sovrintendenza che la Regione Campania ed il Comune di Napoli, non si riesce a mettere in atto tutti gli interventi per la sicurezza, necessari per garantire la fruibilità dell’intero parco – continua Capodanno -. Il risultato, nonostante le diverse chiuse totali o parziali che hanno costellato questo periodo, è che allo stato, a parte il viale d’accesso da via Cimarosa, lo spazio antistante il museo Duca di Martina, il prato grande e un vialetto dal quale si può accedere ad una parte del belvedere, il resto delle aree restano recintate ed inaccessibili né è dato sapere la data esatta nella quale finalmente la villa sarà completamente fruibile, come lo era sino a prima della caduta dell’albero “.

“ Stamani, in occasione del “Picnic Day” si è avuta l’ennesima dimostrazione delle ricadute negative di questo stato di cose – afferma Capodanno -. Difatti a fronte di migliaia di persone che hanno aderito all’iniziativa, lo spazio a disposizione, costituito praticamente dalla sola aiuola centrale, si è rivelato insufficiente al punto che, dopo aver fatto la fila per ritirare il cestino, si doveva poi fare un’altra fila in attesa che si liberasse qualche metro quadrato per poter stendere la propria tovaglietta e, accalcati l’uno sull’altro, gustarsi quello che sulla carta doveva essere un picnic ma che si è trasformato in un vero e proprio carnaio “.

“ Certo dal momento che tutto era offerto gratuitamente le lamentele sono apparse contenute – prosegue Capodanno -, ma resta il dato che una manifestazione del genere, con tante persone che hanno deciso di accogliere l’invito, avrebbe potuto svilupparsi ben diversamente e con maggior soddisfazione dei partecipanti se, al posto di poche migliaia di metri quadrati, a disposizione vi fosse stato l’intero parco, con più punti di distribuzione, senza file ed attese snervanti “.

“ Un’altra occasione perduta tra le tante che avrebbero potute essere messe in cantiere in questi anni per vivacizzare il giardino storico, anche con l’allestimento, specialmente nel corso della bella stagione, di spettacoli nel meraviglioso teatrino di verzura, che peraltro ricade in una delle tante aree da tempo interdette al pubblico – conclude Capodanno -. Ma pure l’occasione per chiedere, ancora una volta, con forza che non si perda più altro tempo oltre quello che già si è perso, mettendo in atto tutte le attività che consentano di restituire in tempi rapidi il parco alla piena e totale fruibilità “.

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