Giustizia: Condivisibile il percorso di riforma indicato dal Ministro della Giustizia Orlando nella sua audizione in Senato

Nella audizione in commissione Giustizia del Senato lo scorso 23 aprile, dedicata alla esposizione delle Linee programmatiche del suo dicastero, il Ministro Guardasigilli ha tracciato un percorso di riforma che il CNF condivide.

Tale percorso, infatti, riguarderebbe tutti gli ambiti-organizzativi, ordinamentali, processuali- del sistema civile e penale, in un disegno che pare assumere i contorni di un progetto integrato che non trascura gli aspetti delle risorse umane e finanziarie.
E coinvolge, correttamente con uguale dignità, gli attori della giurisdizione: Avvocatura e Magistratura.

Le misure annunciate sono numerose, e alcune sono quelle sulle quali si è già svolto una dialogo proficuo tra il CNF e il Ministro.
Ora si tratta di verificare in concreto come questi interventi annunciati si articoleranno in norme specifiche e si combineranno in quel progetto integrato tratteggiato mercoledì, per valutare l’effettiva efficacia delle misure.

Occorre anche valutare l’impatto reale in termini di efficacia delle riforme in atto, per poter valutare come favorire l’accesso alla giustizia da parte dei cittadini.
E porre molta attenzione e sforzo nella soluzione della “questione carceraria”, visto che lo spirare del termine del 28 Maggio (indicato dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo all’Italia per mettersi in regola con gli standard di “umanità” delle condizioni carcerarie) è vicino e che occorre tener conto del nuovo richiamo del Presidente della Repubblica di domenica scorsa.

Il Ministro ha indicato le quattro “emergenze”, alla cui soluzione sta dedicando questi primi mesi di attività, (La condizione delle carceri-La giustizia civile: tentativo di ridurre l’arretrato, il processo civile telematico, tentativo di coinvolgere l’avvocatura- Il personale amministrativo ed organizzazione della “macchina giustizia”- L’affinamento dei mezzi per il contrasto della criminalità organizzata e dei relativi processi di accumulazione patrimoniale), sottolineando l’importanza di una “quotidiana attività di manutenzione e innovazione del servizio che si realizza e si può realizzare soltanto per via amministrativa, in un rapporto costante tra Ministero, CSM, uffici giudiziari, Avvocatura e nell’insieme tutti i soggetti della giurisdizione”.
Con specifico riferimento all’emergenza della giustizia civile e alla riduzione dell’arretrato, il Ministro ha annunciato un intervento urgente volto a introdurre, tra le altre cose, quell’istituto della negoziazione assistita dagli avvocati proposto dal CNF, dove l’accordo raggiunto tra le parti con l’assistenza dei propri legali (anche in caso di divorzio o separazione consensuale) diventerebbe titolo esecutivo; e l’assegnazione ad arbitri della definizione di cause pendenti. In questo primo intervento dovrebbero trovare posto anche misure volte a snellire e accelerare il processo esecutivo.
Molte aspettative sono riposte nel Processo civile telematico: il 30 giugno diventerà obbligatorio il deposito telematico degli atti endo-processuali; e il Guardasigilli ha annunciato l’intenzione di estenderla in un prossimo futuro agli atti introduttivi.
Quanto all’Avvocatura il Guardasigilli, che ha annunciato in Parlamento l’avvenuta pubblicazione del decreto Parametri, ha ribadito la volontà di procedere alla piena attuazione della riforma dell’ordinamento forense, già in fase avanzata almeno per le parti di competenza del CNF, a partire dalle specializzazioni e del tirocinio forense.
Circa i numeri della categoria, indubbiamente molto elevati, il Ministro ha avanzato l’ipotesi di studiare interventi mirati a introdurre un “numero programmato” nell’accesso alla professione, verificando la fattibilità di due ipotesi alternative: fissazione di un numero programmato per le abilitazioni oppure previsione di un tirocinio presso uffici giudiziari prodromico all’abilitazione.
Ed ha toccato anche il tema dell’assetto della Magistratura, annunciando l’intenzione di rivedere la legge elettorale del CSM e di ridurre le posizioni dirigenziali presso via Arenula, anche al fine della spending review.

In vista di interventi strutturali, il Guardasigilli ha parlato di un disegno di legge delega per la riforma della magistratura onoraria-sia dal punto d vista ordinamentale che del ruolo processuale- disegnando un percorso (tramite l’affiancamento ai giudici togati nell’ufficio del processo per 4 anni) volto a garantirne una maggiore professionalità.

Sul fronte organizzativo, Orlando ha intenzione di potenziare “l’ufficio del processo” con l’apporto dei magistrati onorari e di tirocinanti, quest’ultimi incentivati con indennità e misure di facilitazione per l’accesso alle professione legali.
In tema di giustizia penale l’obiettivo dichiarato dal Ministro è quello di perseguire la ragionevole durata del processo facendo tesoro dei lavori delle commissioni di studio che hanno lavorato presso il ministero della Giustizia ( Commissione Canzio, sui riti alternativi e sul sistema delle impugnazioni nel processo penale; Commissione Fiorella, sulla prescrizione e depenalizzazione, la Commissione Giostra, sull’ordinamento penitenziario e la Commissione Palazzo, sul sistema sanzionatorio), ed ha annunciato la istituzione di una nuova commissione per l’attuazione delle deleghe parlamentari in tema di depenalizzazione e detenzione domiciliare.
Il Guardasigilli ha dichiarato infine di voler intervenire sul processo amministrativo degli appalti con misure che favoriscano la decisione immediata di merito, rendendo del tutto residuale la fase cautelare; e l’utilizzo della motivazione sintetica, che richiederà maggiore sforzo di sintesi anche agli scritti di parte.

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VERSO IL PROCESSO CIVILE TELEMATICO/ Tutto sulle notifiche telematiche -Pubblicati sul canale Youtube i nuovi video tutorial FIIF_CNF su #iotecnotoga

Cosa fare per notificare telematicamente un atto, anche in caso di notifica in proprio.
Sono i due temi del Processo civile telematico che sono affrontati in due nuovi video-tutorial, realizzati dal gruppo di avvocati della Fondazione per l’innovazione e l’informatica forense, fondazione del CNF, e che sono stati appena pubblicati sul YouTube della FIIF.
La guida semplice on-line sul PCT, ideata e prodotta dalla FIIF, si arricchisce dunque di due ulteriori approfondimenti, dopo quelli dedicati alle caratteristiche che devono avere i file con cui saranno depositati gli atti di causa e le operazioni di invio della c.d. Busta senza l'uso del redattore atti; all’Accesso informatico ai registri di cancelleria e agli Strumenti-hardware e software per il deposito telematico; a come consultare il Portale dei servizi telematici del Ministero della giustizia, sia in forma “anonima” che in relazione a specifici processi nei quali l’avvocato sia costituito.

I due nuovi video tutorial sono dedicati in particolare ai temi:
I due nuovi video tutorial sono dedicati in particolare ai temi:
1) I presupposti della notifica in proprio tramite Pec
2) Modalità della notifica telematica di atti

Notifiche via PEC requisiti

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Avvocatura in Europa/ Niente più Scoreboard Giustizia senza l’apporto degli Avvocati

Il Comitato permanente del Ccbe ha ospitato nei giorni scorso il team della Direzione Generale Justice della Commissione europea, responsabile per il monitoraggio dei sistemi di giustizia negli Stati membri.
La delegazione CE ha illustrato i risultati della seconda edizione dell’EU Justice Scoreboard (2014). La vice capo unità, la signora Niovi Ringou, richiamando alcune critiche già mosse dall’avvocatura in merito al metodo impiegato per la raccolta dei dati, ha precisato che la CE si è avvalsa di diverse fonti (e non solo dei dati forniti dal CEPEJ), tra cui i dati di Eurostat, della Banca mondiale e dell’European Judicial Network, piattaforma alla quale partecipano rappresentanti della magistratura, dell’avvocatura e delle autorità nazionali.

Sul rilievo sollevato dal Ccbe che, ad oggi, la professione risulta ancora marginale ed estranea al tale processo, la funzionaria ha annunciato che la CE sta valutando la possibilità di rafforzare la cooperazione con gli avvocati anche con riferimento alla raccolta dei dati (esercizio però che interesserà lo Scoreboard del prossimo anno). In questa prospettiva, le delegazioni hanno deciso di creare una task force all’intero del Ccbe che veicoli la posizione unitaria delle delegazioni e favorisca un dialogo strutturato con le istituzioni, centralizzato dal Ccbe. In ogni caso i servizi della CE sono aperti anche a scambi informali su iniziativa individuale delle singole avvocature.

Il CNF è molto attento e vigile sui meccanismi di recupero dei dati riguardanti il funzionamento del sistema giustizia in Italia, avendo più volte rilevato la loro incompletezza e la loro parzialità che impediscono una visione obiettiva della situazione italiana anche rispetto a quella dei Paesi Ue.
Nonostante, in particolare, lo Scoreboard Ue prenda in considerazioni dati “omogenei” (per esempio gli stanziamenti di risorse; o il numero delle sopravvenienze) nel redigere la classifica dei Paesi non considera elementi altrettanto fondamentali come la piena copertura degli organici o l’informatizzazione del servizio.

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Deontologia/ La pena, accessoria ad una sanzione penale, della interdizione dai pubblici uffici comporta la cancellazione dall’albo forense. Sentenza CNF in Banca Dati Deontologica

L’interdizione dai pubblici uffici, irrogata all’esito di un giudizio quale sanzione accessoria comporta la cancellazione diritto dall’albo di avvocato , come espressamente prevede la vecchia legge professionale del 1933.
Tale cancellazione, tuttavia, non ha natura disciplinare, in quanto presuppone esclusivamente l’esistenza di una sentenza definitiva che infligga all’imputato tale pena accessoria.
Lo chiarisce una sentenza del CNF (12 dicembre 2013, n. 200, relatore Stefano Borsacchi), che è stata appena pubblicata nella Nuova Banca dati in materia deontologica.
La sentenza chiarisce, richiamando una precedente giurisprudenza del CNF, che la sanzione della interdizione dai pubblici uffici tende ad un obiettivo di prevenzione generale o di difesa sociale nonché di prevenzione speciale volta ad evitare che il reo ricada nel delitto.
“..La cancellazione dall’albo degli avvocati, disposta come conseguenza di pena accessoria irrogata all’esito di un giudizio penale, integra una fattispecie autonoma di cancellazione, non di natura disciplinare, presupponendo esclusivamente l’esistenza di una sentenza definitiva che infligga all’imputato la pena accessoria dell’interdizione dall’esercizio della professione di avvocato e non impedisce l’esercizio dell’azione disciplinare. Una diversa interpretazione render ebbe vana la disposizione dell’art.44 della legge professionale che, facendo salva la previsione dell’art.42 e prevedendo una fattispecie obbligatoria di esercizio dell’azione disciplinare, stabilisce che l’avvocato che sia stato sottoposto a procedimento penale, sia anche sottoposto a procedimento disciplinare per il fatto che ha formato oggetto dell’imputazione, tranne il caso che sia intervenuta sentenza di proscioglimento e salvo il caso che sia stato radiato” (così esattamente C.N.F. n.79 del 12.10.2010).
Leggi la sentenza

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CREDITI/ La deontologia e le nuove regole del processo civile telematico
Teramo, 30 Aprile 2014, ore 16.00

Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Teramo, in collaborazione con il Consiglio Nazionale Forense e la Fondazione italiana per l’innovazione e l’informatica forense organizzano un importante convegno per approfondire il tema de “La Deontologia e le nuove regole del processo civile telematico”.
Teramo, 30 Aprile 2014 – ore 16:00
Aula Magna Facoltà di Giurisprudenza – Università degli Studi di Teramo – Coste S. Agostino

Saluti:
Guerino Ambrosini – Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Teramo
Lucio Del Paggio – Consigliere Tesoriere del Consiglio Nazionale Forense
Luciano D’Amico – Magnifico Rettore dell’Università di Teramo
M. Floriana Cursi – Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo

Introduzione:
Piero Guido Alpa – Presidente del Consiglio Nazionale Forense

Relazioni:
Stefano Borsacchi – Consigliere Nazionale Forense, Coordinatore della Commissione Deontologica del C.N.F.
“IL NUOVO CODICE DEONTOLOGICO FORENSE”
Andrea Pontecorvo – Avvocato, componente del Gruppo di Lavoro della F.I.I.F.-C.N.F.
“IL PROCESSO CIVILE TELEMATICO OBBLIGATORIO: ASPETTI DEONTOLOGICI, NORMATIVI E PRATICI”
Alessio Pellegrino – Avvocato, componente della Commissione Informatica del C.N.F.
“DEONTOLOGIA E UTILIZZO DEI SOCIAL NETWORK DA PARTE DEGLI AVVOCATI”
Maurizio Reale – Avvocato, Commissione Informatica del C.N.F.
“30 GIUGNO 2014: L’ESCLUSIVITA’ DEL DEPOSITO TELEMATICO DEGLI ATTI PROCESSUALI”

Saranno assegnati crediti formativi

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Come cambiamo le parcelle dei legali e la posizione del CNF sui temi dell’audizione del Guardasigilli in Senato: la voce dell’Avvocatura sui Media

Parametri e Parcelle, tutto quello che è importante sapere del decreto Orlando. Il Consiglio Nazionale forense ha curato un inserto dedicato al DM 55 -“Come cambiamo le parcelle dei legali”-che sarà pubblicato domani dal Sole 24 Ore, con interventi di Guido Alpa e del coordinatore della commissione Parametri, Aldo Morlino.

La nota stampa del CNF sull’audizione di Orlando al Senato è stata ripresa dalla stampa e dal web
Rassegna stampa CNF condivisibile percorso Orlando

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A cura dell’Ufficio Comunicazione e Media

Consiglio Nazionale Forense Via del Governo Vecchio, 3 – 00186 Roma – tel. 06 977488 – fax 06 97748829
Via Arenula, 71 – 00184 Roma – tel. 06 684096
e-mail: claudiamorelli@consiglionazionaleforense.it
web: www.consiglionazionaleforense.it

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