Domenica, 4 maggio, grande attesa per la processione della principale Patrona della città di Massafra, la Madonna della Scala, alla quale il sindaco consegnerà le Chiavi della Città. Un momento suggestivo e imperdibile.
La festa, e questo dal 1776, si svolge annualmente ogni prima domenica di maggio. La protezione della Madonna della Scala alla città pugliese risale al 1743 quando in occasione di un devastante terremoto che colpì duramente molte località dell’Italia meridionale, Massafra fu graziata. Il popolo massafrese, attribuendo lo scampato pericolo all’intercessione della Madonna della Scala, l’invocò come sua protettrice e ne chiese il riconoscimento al Papa che lo accordò nel 1776. La sua statua lignea settecentesca è portata in trionfo, partendo subito dopo la Santa Messa delle ore 9.00 (presieduta dall’amministratore diocesano, Mons. Giuseppe Favale) dal Santuario, nel quale si trova anche l’affresco stile bizantino del XIII secolo della Vergine col Bambino. Il Santuario che sorge, si ricorda ai nostri lettori, in mezzo ad un villaggio rupestre tra una fitta vegetazione nell’omonima gravina, detta anche “Valle delle Rose”, che una volta si raggiungeva a piedi partendo da Capo di Gravina, nei pressi della Madonna di tutte le Grazie, seguendo un sentiero, oggi detto “sentiero penitenziale” che i fedeli percorrono in parte in occasione dei ”Crugefisse” (i crocifissi) nei venerdì di marzo. Domani, subito dopo la Santa Messa, i fedeli salgono la scenografica scalinata di ben 125 gradini (la costruzione iniziò nel 1776 e terminò nel 1821) seguendo la statua della Madonna della Scala portata a spalla da decine e decine di portatori, detti “muschieri”. La processione si snoda fino a portarsi all’imbocco di via del Santuario, arrivando all’incrocio con viale Marconi e via Vittorio Veneto, ove avverrà l’atteso rito della “Consegna delle chiavi della Città” alla Protettrice. Mentre la processione si snoderà tra ali di folla per raggiungere questa località, da Piazza Garibaldi si muoverà il corteo civico con in testa il sindaco dott. Martino Tamburrano (alle ore 11.00) – seguito da cittadini, assessori, consiglieri comunali, autorità civili e militari, rappresentanti delle varie associazioni – per raggiungere la Insigne Collegiata di S. Lorenzo, dalla quale, (congiuntamente al all’amministratore diocesano Mons. Giuseppe Favale, all’arciprete don Fernando Balestra, il Capitolo tutto, le Confraternite del SS. Sacramento e del Carmine e il Comitato Festa presieduto dall’avv. Gianni D’Amati e con presidente onorario Giulio Mastrangelo), si avvierà lungo Via Vittorio Veneto per l’incontro con il simulacro della Madonna proveniente dall’omonimo Santuario.
Il corteo va incontro alla Madonna (la processione è guidata da don Giuseppe Oliva, rettore del Santuario Madonna della Scala). I portatori, arrivati al luogo stabilito, poggeranno la statua della Madonna su un palco, sul quale prendono posto (verso le ore 11.30 circa) anche l’amministratore Diocesano e il sindaco per l’atteso rito della “Consegna delle Chiavi della Città” alla Protettrice. Il sindaco Martino Tamburrano consegnerà le “Chiavi della Città alla Madonna della Scala” e rinnoverà, a nome della Città di Massafra, l’invocazione alla Beata Vergine Maria, affinché continui a proteggere ed a preservare il popolo massafrese ed il suo territorio. L’amministratore diocesano, Mons. Giuseppe Favale, (attualmente la diocesi è in attesa di un nuovo vescovo) con la sua presenza sancirà solennemente l’importanza del rito. Subito dopo riprenderà la processione (accompagnata dal Concerto Bandistico “Città di Massafra”) che termina nella Collegiata di San Lorenzo Martire. La statua della Madonna resterà esposta in questa chiesa fino a domenica 1 giugno quando, dopo la messa vespertina delle ore 19,00, sarà riportata in processione nella Chiesa di San Benedetto, ove verrà custodita in un cassettone-armadio cosiddetto “stipane”, (chiuso con due serrature). Vi rimarrà fino ad una decina di giorni prima del 20 febbraio, per poi far ritorno nella Collegiata di San Lorenzo per festeggiare con un novenario il Patrocinio di Maria. Per questo la Madonna della Scala (unica al mondo a “soggiornare” nel corso dell’anno in tre chiese), è anche chiamata la “Madonna in cammino” e la “Madonna delle tre chiese” (ovvero Santuario, Collegiata di San Lorenzo, Chiesa di San Benedetto). La devozione per la Madonna della Scala si fa risalire ad un antico miracolo delle Cerve, che troviamo anche nel Santuario, ai lati dell’altare maggiore. Una cerva, invece, è in atto di arrampicarsi sulla scaletta, posta accanto alla statua della Madonna. La leggenda è raccontata in diverse versioni. Una è quella data dallo scrittore massafrese Giuseppe Portararo (nato nel 1859 e morto nel 1947). Questi parla del terremoto del 324 d. C. e del ritrovamento dell’affresco di Santa Maria Prisca grazie ad “alcune cerve che si davano convegno in ginocchio, ogni sabato, davanti all’affresco”. Altri scrittori, invece, hanno evidenziato scene di caccia. Alcuni cacciatori, inseguendo delle cerve, le videro fermarsi ed inginocchiarsi sopra un sasso. Questo fatto fu riferito al Protonotabile Gustavo, paciere del paese, che il 1° maggio 418 ordinò lo scavo e lo sgombero delle macerie. Fu scoperto l’affresco della Vergine che già si venerava nei primi secoli del cristianesimo. L’immagine era rimasta sepolta per diversi secoli. Il suo antico nome di Santa Maria Prisca, fu poi sostituito con quello di Santa Maria della Cerva e, infine, in quello di Madonna della Scala. Nella giornata di domenica, 4 maggio, celebrazione di Sante Messe sia al Santuario “Madonna della Scala” (ore 7.00 – ore 8.00 – ore 9.00 e ore 18.00) che nella Collegiata di San Lorenzo Martire (ore 8.00 – 10.30 – ore 17.00, ore 18.30 e ore 20.00).
Nella foto La Madonna della Scala durante la processione che passa davanti alla sede comunale di Palazzo De Notaristefani.