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"Questo è il mistero di Dio e dell’uomo, che non possiamo penetrare"…

Lunedì dell’Angelo, Papa Francesco si è rivolto alla folla di Piazza San Pietro con le seguenti parole: “Cristo è risorto! – È veramente risorto! È qui in questa piazza”. Benedetto XVI, nel suo libro “Gesù di Nazaret” a pagina 56 scriveva: “Naturalmente si può chiedere perché Dio non abbia creato un mondo in cui la sua presenza fosse più manifesta; perché Cristo non abbia lasciato dietro di sé un ben altro splendore della sua presenza, che colpisse chiunque in modo irresistibile”. E sapendo che una ragionevole risposta non c'è, concludeva: “Questo è il mistero di Dio e dell’uomo, che non possiamo penetrare”. Peccato che Dio, almeno ogni tanto, non lo dia un segno splendido della sua presenza. Ieri a Piazza San Pietro, sarebbe stata l’occasione giusta per farsi vedere davvero in mezzo alla folla. Ma la domanda è: perché tanti segni della sua divinità agli apostoli e niente a noi? Faceva segni talmente evidenti che neppure i suoi nemici ne dubitavano: “I farisei dissero: costui scaccia i demoni per mezzo di Beeelzebul, principe dei demoni!” (Matteo 12,24). “E’ lecito guarire in giorno di sabato?” (Mt 10,10). E diede segni agli apostoli anche dopo la sua morte in croce. Un piccolo evidentissimo segno anche a noi ogni tanto non potrebbe darlo?

Francesca Ribeiro

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