Napoli, villa Floridiana: a Pasqua solo di mattina, a Pasquetta chiusa

“ A Pasquetta centinaia di bambini, con i loro genitori, non potranno fruire dell’unico parco a verde pubblico del quartiere Vomero, la villa Floridiana, che, stando a quanto deciso dagli organi preposti, resterà chiusa per l’intera giornata – stigmatizza Gennaro Capodanno, presidente del Comitato per i Valori collinari, fondatore su Facebook del gruppo “Riappropriamoci della villa Floridiana” che conta oltre 1.100 iscritti -. Per giunta non si potrà accedere neppure al Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina, tra il disappunto di quei turisti, tra i tanti presenti in quei giorni in Città, che potrebbero cogliere l’occasione per ammirare la ricca collezione di porcellane e maioliche conservate in detto Museo. Le stesse folle di delusi presumibilmente si accalcheranno anche fuori dai cancelli, per lo più chiusi, del parco del bosco di Capodimonte, dove però il museo sarà invece aperto per l’intera giornata con l’ingresso consentito da Porta Piccola. Non solo ma la domenica di Pasqua la villa Floridiana, con l’annesso museo, osserverà un orario ridotto, dalle 8:30 alle 14:00, rimanendo dunque chiusa dalle 14:00 in poi “.

“ Questo modo di gestire a Napoli i beni museali ed ambientali pubblici, che si reitera da tempo, è inaccettabile – continua Capodanno -. In tutte le città d’Italia e d’Europa, in queste occasioni, i ”tesori” vengono offerti in visione sia ai residenti che ai visitatori. A Napoli, dove peraltro in questi giorni si regista il pieno dei turisti, bisognerebbe che tutti indistintamente contribuissero a realizzare un processo di riqualificazione teso a rilanciare l’antica metropoli come capitale della cultura. Invece si chiudono alcuni musei e giardini pubblici laddove essi potrebbero rimanere aperti predisponendo un’idonea vigilanza, anche attraverso il volontariato o con il supporto dei lavoratori socialmente utili, come già fatto, con risultati lusinghieri, altrove “.

Capodanno lancia un appello alle massime autorità nazionali, regionali e cittadine, chiedendo interventi urgenti tesi ad evitare che questa “tradizione” di chiudere alcuni parchi e musei in ricorrenze come il lunedì in Albis, nonostante le ricorrenti proteste, si ripeta puntualmente.

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