Roma 2013: AMA i vivi e rispetta i morti

la “Commissione fantasma” trova un altro grande spreco per la cittadinanza

“che posto… nun ce vorrei sta' manco da morto”
Poco importa da che film è stata tratta questa frase, serve solo ad indicare la poca attenzione e la mancata cura delle quali sono vittime i Cimiteri Capitolini ed in particolare il Verano che vanta la qualifica di “monumentale”.

Viali sporchi e pavimenti luridi sono il segno della mancata pulizia; macchie di muffa e muschio addobbano come festoni i muri e i marmi delle cappelle; fontanelle coperte da sporco e calcare, i bagni pubblici privi di carta igienica e la porta totalmente ricoperta di ruggine; e poi vetri rotti, ragnatele, scale sudicie e la mancanza di illuminazione nelle cappelle.

Vero che il Cimitero in inverno chiude alle ore 16 ma per chi si attarda l'unica luce a disposizione è quella fornita dai lumini dei defunti… i defunti utili ai vivi… poveri defunti e poveri i parenti che si recano a trovarli, molti dei quali si portano da casa il necessario per pulire lo spazio antistante la tomba. E la differenza si vede. Le foto scattate durante il nostro sopralluogo dimostrano che quella è monnezza vecchia di anni. Discorso a parte poi i furti, tombe derubate dei suppellettili in bronzo, ferro e rame; lapidi derubate dei nomi e, vergognoso solo a pensarlo, tombe dei bambini derubate dei giocattoli.

E pensare che dalle casse di Roma Capitale escono per il servizio della gestione cimiteriale ben 36 milioni di euro all'anno, motivo per cui il Presidente della Commissione Speciale per la Riforma e la Razionalizzazione della Spesa – il Portavoce M5S Daniele Frongia – ha presentato una interrogazione al Sindaco e all'Assessore competente (eccola qui) e ha invitato in Commissione i diretti interessati, ossia l'AMA (il gestore) e il Dipartimento Ambiente (il committente/controllore).

Più grave dello spreco di risorse per un servizio non reso risulta essere la mancanza di controllo da parte di chi ha affidato questo servizio… della serie: fa' come te pare tanto chi lo sa? E infatti: chi lo sa? Lo sanno i parenti dei defunti e i defunti che, lasciati nel degrado, risiedono in viali dove si alternano i secchioni per la raccolta dei rifiuti alle “fontane monumentali” ricoperte di muffa e sporco… e la domanda sorge spontanea: “ma qual è il secchione?”

Ma può dare ai vivi quello che spetta loro chi non riesce a rispettare nemmeno la dignità dei propri morti?

La Commissione continuerà le sue investigazioni e soprattutto l'analisi dei contratti di servizio tra Comune e proprie aziende.

Media che hanno ripreso l'argomento
RomaToday
Romait
Newsit24

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