INTERROGATIVI E SPERANZE

I pronostici su l’Italia che sarà li lasciamo fare ad altri. La nostra panoramica interesserà, quindi, solo problemi politici, sociali e strutturali che, tra loro, sono profondamente connessi. Il prossimo anno saluterà una nuova legge elettorale, ma anche un nuovo Presidente del Consiglio. Quindi, ci sarà un altro Governo, una maggioranza parlamentare qualificata ed una differente rappresentatività. Facendo riferimento al complesso gioco politico che già abbiamo avuto l’opportunità di intravedere, le elezioni del prossimo anno, che riteniamo probabili, saranno gestite in modo nuovo. Il “come”non lo sappiamo ancora. Ma, almeno, dovrebbe essere più consono ai tempi di questa Seconda Repubblica che ha già dato segni di “tramonto”. Non sappiamo se la prossima Legislatura durerà sino al 2019. Di certo, però, dovrà essere di rigore in un’ottica di maggior disponibilità per la maggioranza degli italiani. Senza essere profeti, il 2014 si presenta come un anno complesso, di controllo delle regole; ma di transizione. Ci saranno delle alleanze da concordare, degli equilibri da non vanificare ed un’economia tutta da sanare. Anche se ci vorrà tempo. Pure in seno all’UE l’Italia dovrà fare la sua parte. Recuperare la posizione che le compete; anche se in Europa c’è chi rema contro. La politica dei numeri dovrà, almeno, dare segni in controtendenza. Si agirà per diminuire il numero dei disoccupati e licenziati e offrire opportunità, anche se temporanee, ai giovani, che non hanno mai avuto l’occasione, di trovare un’occupazione. L’era dei “tecnici”è tramontata. Ora, sarà la volta dei “politici”. Forse, con nomi nuovi e con programmi più consoni al Bel Paese. Il prossimo anno potrebbe essere anche quello di una rivisitazione della nostra Costituzione. Perché d’intoccabile, almeno da noi, non c’è nulla. L’interrogativo principale è, e resterà, la reazione del Popolo italiano a tutto quel complesso d’innovazioni che dovrebbero traghettare il Paese tra quelli di serie”A” nel Vecchio Continente. Restano, in ogni caso, anche gli interrogativi dei contenuti programmatici dei candidati al Parlamento UE, con conseguenti effetti sulla politica interna. Solo dopo aver ben chiaro il meccanismo della nuova legge elettorale, potremo tentare d’essere meno generici su questo che è uno dei punti focali della questione governabilità. Per ora, interrogativi e speranze si sovrappongono. Dopo, speranze ed interrogativi potrebbero lasciar posto alle certezze.

Giorgio Brignola

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