Garavini (PD): “Anziché chiudere gli Istituti di Cultura, risparmiare sui ‘chiara fama’ e sugli esperti”

La deputata PD presenta un’interrogazione alla Ministro degli Esteri

“Il MAE ha appena deliberato la chiusura di diversi Istituti italiani di cultura all’estero, veri e propri presidi di italianità nel mondo, risparmiando soltanto poche centinaia di migliaia di euro. Risparmierebbe molto di più se decidesse di eliminare progressivamente la decina di direttori per chiara fama operanti all'estero, oppure gli altrettanti “esperti” a contratto, sparsi in giro per il mondo. Spesso questi “esperti” non hanno neppure i requisiti necessari per essere ritenuti tali. A mo’ di esempio basti pensare che proprio recentemente la Farnesina aveva preannunciato la nomina di un ginecologo (!) quale esperto all'Istituto di Cultura di Los Angeles”. Lo ha dichiarato Laura Garavini, componente dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo PD alla Camera, illustrando un’interrogazione parlamentare alla Ministro Mogherini.

“La chiusura di un Istituto italiano di cultura produce un danno irreparabile nella misura in cui va a recidere rapporti, collaborazioni, professionalità sperimentate e afferrate, anche con le istituzioni locali. Non solo cessano attività culturali di grande profilo, ma si sopprimono le preziose reti di promozione e di divulgazione culturale, facendo tabula rasa di anni di inestimabili esperienze. Ecco perché”, ha concluso la deputata, “chiedo che si trovino ipotesi alternative di risparmio, come il ridimensionamento di consulenze a contratto o le nomine per chiara fama”.

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