Fashion for Forests all’ONU di Ginevra

La Salle des Pas Perdus del Palais des Nations è stata venerdì 21 marzo scorso lo scenario delle celebrazioni della Giornata Internazionale delle Foreste, coincidente con quello che è nell’emisfero settentrionale, l’inizio della primavera.

UNECE (UN Economic Commission for Europe) e FAO (Food and Agriculture Organization), in collaborazione con la Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra, e le Rappresentanze Permanenti di Svizzera, Russia e Finlandia, hanno deciso di celebrare quest’anno le foreste, ed il ruolo fondamentale che esse hanno nell’equilibrio globale, con una serie di eventi dedicati alla moda sostenibile, culminati in un fashion show al Palazzo delle Nazioni.
Scopo dell’evento (dal significativo titolo “Forests for Fashion – Fashion for Forests) è stato ricordare non soltanto l’importanza degli alberi e della gestione sostenibile delle foreste per la protezione dell’ambiente, ma anche sottolineare in maniera innovativa un legame a volte poco noto ma che si sta diffondendo sempre più, quello fra moda e sostenibilità ambientale, sensibilizzando il pubblico sulla necessità di acquisire una sempre maggiore consapevolezza dell’impatto ambientale delle proprie scelte in ogni ambito. Proprio su questo argomento, e sul contributo che l’industria della moda può dare per un mondo più sostenibile, si è concentrata la conferenza che si è tenuta alle Nazioni Unite nel pomeriggio.

La giornata si era aperta già alle 11 del mattino con una manifestazione a Plainpalais, durante la quale oltre cinquecento studenti ginevrini avevano formato il Terzo Paradiso, simbolo creato dall’artista italiano Michelangelo Pistoletto e rappresentante la rinascita della società. Il Terzo Paradiso è una riconfigurazione del simbolo matematico di infinito, al quale Pistoletto ha aggiunto un cerchio centrale: i cerchi laterali, simboleggianti il Paradiso naturale (all’interno del quale gli uomini sono in perfetta armonia con la natura) ed il Paradiso artificiale (creato dall’uomo ed ormai globabilzzato) si uniscono grazie ad un cerchio più grande, il Terzo Paradiso appunto, che ne rappresenta la congiunzione.

E proprio sotto un simbolo del Terzo Paradiso montato nella Sala dei Passi Perduti dell’ONU (v. foto) si è tenuto il fashion show co-organizzato dalla Rappresentanza d’Italia. Pistoletto aveva disegnato per l’occasione l’Albero del Terzo Paradiso (v. foto), e di alberi veri e fioriti era piena la Sala.

Dopo i consueti discorsi introduttivi, fra i quali quello dell’Ambasciatore Maurizio Enrico Serra (nella foto) che ha ricordato l’importanza delle scelte di ogni singolo individuo per contribuire allo sviluppo sostenibile, l’impegno di numerose aziende italiane al riguardo ed il ruolo del “sistema Italia” nello sviluppo dell’economia, di Michelangelo Pistoletto, del Cavaliere del Lavoro Mario Boselli, Presidente della Camera della Moda, e di Rossella Ravagli, Responsabile del settore della responsabilità sociale e d’impresa di Gucci, la manifestazione è culminata in una sfilata di moda e performance di danza. I ballerini indossavano abiti di grandi marchi della moda italiana prodotti con tessuti ricavati dagli alberi (viscosa, lyocell, rayon) e prestati per l’occasione dalla Camera della Moda, ed accessori di giovani creatori e stilisti, prevalentemente ma non soltanto italiani, coinvolti nell’evento dalla Rappresentanza d’Italia e venuti a Ginevra per presentare ed esporre le proprie collezioni nella prestigiosa cornice delle Nazioni Unite: Marta Antonelli (creatrice del marchio di accessori in legno Ligneah) Claudia Chianese (artista), Cecilia Granara (artista, che ha presentato un turbante in iuta), Florinda Guadagna (creatrice del marchio di gioielli Maua Design), Doris Kloster (artista, ideatrice del progetto “She views herself” e presente con un corpetto in corteccia), Roberta Redaelli (stilista, presente con una cinture in legno e piume), Erica Stefani (mosaicista, presente con una borsa in legno e mosaico). (v. foto)

Alcune delle creazioni resteranno in esposizione al Palais des Nations fino al 15 aprile.

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