Io vorrei dire a Matteo Renzi, come del resto gli ho suggerito con… posta certificata ancora quando egli era sindaco di Firenze che, per rimediare agli sprechi, non serve abolire le province i cui costi sono un’inezia rispetto a quanto costano, tra l’altro in gran parte inutilmente, le Regioni. L’ho dimostrato più volte anche sulla base di aggiornati dati ISTAT che le Regioni, in pratica duplicazioni dello Stato Centrale, mangiano tranquillamente a iosa a spese dei cittadini con i quali non hanno alcun rapporto, e per la loro distanza e per la loro farraginosa organizzazione per la quale diventano siti inaccessibili.
Al contrario, le province, sono enti intermedi capaci di dialogare con il cittadino stante la loro relativa distanza ma anche perché non sono un “muro” di fronte al quale il povero cittadino, come succede appunto per le Regioni, sbatte la testa e si fa male, senza ottenere mai nulla.
Io non so più che pesci pigliare per farmi capire e lo farò ora, a cose che sembrano quasi fatte (?), dicendo che un commesso di regione per comperare la classica lampadina che si è bruciata costa alla società quanto costa un comune impiegato che lavora sul serio per una settimana presso un’azienda privata. Se questo concetto lo si trasferisce agli apici regionali, ossia a quella pletora elefantiaca di dirigenti, allora detta lampadina costa…un anno di lavoro alla società. Ho avuto modo di constatare (e non ho paura di nessuna denuncia) che in certe Regioni i Dirigenti arrivano quando vogliono, si fanno negare e quando arrivano sono circondati da impiegate che, in certi salotti principeschi, sembrano modelle in attesa di un qualche input…giustificandosi con la classica cartina in mano…per darsi un contegno spesso poco in linea anche con…l’abbigliamento.
Se il costo di questa lampadina viene moltiplicato per tutti i contesti regionali, allora Matteo Renzi deve arrendersi e capire che eliminando le province ottiene un risparmio ridicolo e non si avvede invece delle voragini che continuano a produrre le regioni.
Di certo non si tratta di un discorso facile e l’esempio lo abbiamo già in questi giorni in cui si parla dell’eliminazione del bicameralismo paritario, ma allora c’è da chiedersi se Renzi sta lavorando per l’utile o per il pressoché inutile !
