Martedì 25 marzo esce “L’attesa” di Giusy Ferreri

Milano. “L’attesa” è il nuovo album di Giusy Ferreri, a tre anni dal precedente, in uscita martedì 25 marzo.

“È l’inizio del mio percorso – ha precisato – Secondo me è arrivato il momento di dilatare i tempi dopo aver realizzato quattro album in sei anni, e con l’ultimo avevo fatto un percorso di cambiamento delle sonorità e volevo regalarmi una fase lavorativa con collaborazioni artistiche”.

L’incontro con Linda Perry ha folgorato la nostra Giusy.

“Tutto è iniziato a settembre 2012 perchè desideravo una scrittura melodica in cui lei è molto brava – ha rivelato – Mi é sempre piaciuta la sua creatività musicale poiché cantavo le sue canzoni da ragazzina. Ero convinta che mi potesse valorizzare diverse tonalità del mio registro vocale; la cercavo da diversi anni ed era importante stare a stretto contato con lei per poter scrivere con lei. L’ho raggiunta nel suo studio di registrazione a Los Angeles e da subito è iniziato un significativo scambio creativo”.

Con Linda Perry sono arrivati quattro brani di questo album.

“Durante quei giorni sono nati brani come “L’anima”, un invito a prendere in considerazione il proprio io, le persone e le cose che ci circondano – ha ammesso – “Per dare di più” è invece uno stimolo ad aprirsi verso se stessi e verso il mondo. “Victoria” è la storia di un’acrobata con un suo concetto di libertà dal suo punto di vista. “Nessuno come te mi sa svegliare” è la versione italiana di un suo brano di cui è rimasta entusiasta”.

Altro produttore dell’album è Yoad Nevo.

“In realtà mi ha cercata perchè aveva del mio materiale ed era rimasto incuriosito dal mio timbro, molto tradizionale, e voleva sperimentare qualcosa di diverso – ha confidato – Ci siamo incontrati nel suo studio a Londra ed è stata immediata empatia. Quel pomeriggio sono nati sette brani, “Ho ucciso il diavolo” è la ‘ghost track’ dell’album ed è il mio dialogo con il diavolo, ovvero il successo, al quale non si deve mai vendere l’anima ma se dovesse accadere è necessario ucciderlo per riappropriarsi della propria essenza. In particolare “La bevanda ha un retrogusto amaro” é la storia di una ragazza in discoteca e si rivolge ai giovani che vivono episodi di stupro e droga”.

Dell’album fanno parte anche “Ti porto a cena con me” e “L’amore possiede il bene” con cui si è presentata al recente festival di Sanremo.

“Se devo essere sincera mi aspettavo di più dalla mia partecipazione sanremese – ha confessato – Sono molto contenta del primo brano che mi ha visto interprete come nel secondo: l’ho sostenuto di più perché lo ritengo più affascinante”.

Nel booklet del disco c’è una immagine della Ferreri ritratta come la figura dell’Appeso della carta numero 12 dei tarocchi.

“Ho scoperto che, secondo le regole dei tarocchi, un determinato calcolo della mia data di nascita appartiene alla carta numero 12 dell’appeso che simboleggia la meditazione, la pausa, la ricerca interiore in relazione tra terra e cielo nell’attesa di una rinascita. Da qui il titolo dell’intero album che sento maggiormente mio, in cui sono più autrice”.

Giusy Ferreri sta lavorando alla nuova tournèe per il prossimo autunno inverno.

Franco Gigante

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