Palermo, 19mar.2014. “Ho lavorato fianco a fianco in questi mesi con Luca
Bianchi e abbiamo fatto un grande lavoro per salvare Sicilia e difendere il
popolo siciliano: abbiamo fatto uscire la Sicilia da un rischio default che era
certo e annunciato e ridotto la spesa senza fare macelleria sociale. I dati che
l'assessore ha illustrato, mostrano chiaramente che le nostre non sono state
riforme annunciate, abbiamo persino operato vere riforme strutturali attraverso
l'azione amministrativa concreta e non solo con le leggi, ma laddove le
previsioni legislative lo hanno consentito, con un'azione instancabile. La
Sicilia perde un professionista di grande valore e un politico vero, che non ha
mai guardato solo ai conti ma ai riflessi che tali conti avevano sulla vita
sociale, economica e culturale. Ci sono responsabilità per tali dimissioni?
Ciascuno faccia un esame di coscienza e si chieda fino a che punto ha tentato
di ostacolare un processo di rinnovamento irrinunciabile e sino a che punto non
abbia manifestato, quando era necessario, l'obbligatoria solidarietà. Bianchi
ha subìto attacchi anche personali non accettabili, non posso che essere
solidale nei confronti delle scelte che ha fatto e che farà, ringraziandolo a
nome dei siciliani. La politica siciliana si chieda seriamente se non sia
necessario modificare il passo contribuendo concretamente all'azione del
governo, invece di ostacolare chi cerca di cambiare le cose. Un fuoco di
sbarramento inaccettabile, dietro il quale spesso si sono nascosti i gruppi di
potere di sempre, l'organizzazione strutturale rivolta a una rapace e sistemica
aggressione della spesa pubblica, combattuta da Bianchi e che sarà azione
centrale del mio governo”.
Il presidente della Regione Siciliana
Rosario Crocetta