In un’intervista su Vatican Insider – La Stampa del 16 marzo, Vittorio Messori ha dichiarato: «Ormai, in Occidente, viviamo in una condizione di “poligamia successiva”: se ho i soldi per mantenere le ex posso passare da una moglie all’altra. Lo confesso: quando c’è stato il referendum, benché fossi già convertito al cattolicesimo, ho votato per il mantenimento di questo istituto… Il punto resta sempre lo stesso: se il mio vicino di casa, faccio per dire, non ha la fede in Gesù che senso ha impedirgli di lasciare la moglie per andarsene con una più giovane e carina?». Ma che discorso è? Intanto non si comprende perché non abbia fatto l’esempio di una vicina di casa, anziché di un vicino. O forse si comprende: la vicina di casa rischia d’essere presa a martellate se lascia il marito per andarsene con uno più giovane e carino. Ma perché non avrebbe senso impedire a chi non ha fede in Gesù di abbandonare coniuge e magari figli? Solo la fede in Gesù conferisce senso di responsabilità, coscienza, doveri verso la famiglia?
Renato Pierri
