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BAMBINI PROIBITI di Marina Frigerio. STORIE DI FAMIGLIE ITALIANE IN SVIZZERA TRA CLANDESTINITA’ E SEPARAZIONE

Venerdì 21marzo p.v. presentazione del libro con l’autrice

Villa Grunholzer, Florastrasse 18 – Uster

Storie di silenzi, paure, separazioni, ma anche di rapporti lacerati, vite nascoste ed infanzie negate. E’ “Bambini proibiti”, il libro di Marina Frigerio, psicoterapeuta e psicologa dell’età evolutiva, che ripercorre una delle più buie pagine dell’emigrazione italiana: quella dell’infanzia dei figli dei lavoratori stagionali in Svizzera costretti ad emigrare senza le proprie famiglie.

Il volume – edito in italiano da Edizioni Il Margine di Trento e da maggio pubblicato anche in tedesco presso il Rotpunktverlag – sarà presentato venerdì, 21 marzo p.v. alle ore 19.30 presso la Villa Grunholzer, Florastrasse 18 a Uster. All’iniziativa, organizzata da Villa Grunholzer e dell'Associazione Culturale Svizzera Italiana, parteciperà l’autrice e la manifestazione sarà accompagnata dalle canzoni degli emigrati, eseguite dai musicisti Umberto Castra e Luigi Fossati.

“Bambini proibiti” non è solo una raccolta di storie, drammatiche, che rivelare le vicende delle vite dei figli degli stagionali nella Svizzera degli anni ’50-’90, ma un significativo ed attuale spunto di riflessione sul tema dell’emigrazione e della clandestinità italiana e in Italia. Costretti al buio di case con imposte serrate, senza poter uscire, parlare, cantare, piangere, senza il contatto con il mondo esterno, con gli altri bambini, la scuola: sono solo alcune delle difficili condizione che hanno subito i figli degli italiani stagionali che raggiungevano, sans-papiers, i genitori in Svizzera e che vengono raccontate dalla dott.ssa Frigerio. Altri bambini, in quei lunghi anni in cui lo statuto degli stagionali impediva con rigidissime norme di portare con sé moglie e figli, crebbero senza genitori, “adottati” dai parenti nei migliori dei casi, o negli istituti al confine con il territorio elvetico. Vent’anni dopo la psicoterapeuta di origini lombarde ha scelto di dare voce agli “ex bambini proibiti”, le cui storie per troppo tempo sono state taciute ed addirittura negate, in un libro che non vuole essere solo un racconto del passato ma anche, e soprattutto, un monito per il presente perché, come evidenzia Don Luigi Ciotti nell’introduzione, “quei lavoratori che faticavano in Svizzera somigliano a quelli che attraccano con mezzi di fortuna a Lampedusa”.


Francesca Toscano

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