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Regione Campania: approvata la legge per la tutela delle botteghe storiche

Soddisfazione, mista però a rabbia per i notevoli ritardi accumulati e le decine di potenziali beneficiari nel frattempo scomparsi, viene espressa da Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari che da anni porta avanti la battaglia per la tutela delle botteghe storiche a Napoli.

“ Finalmente stasera il consiglio regionale della Campania ha approvato la proposta di legge “Tutela e valorizzazione dei locali, dei negozi, delle botteghe d’arte e degli antichi mestieri a rilevanza storica e delle imprese storiche ultracentenarie” – annuncia Capodanno -. Una proposta che, dopo vari interventi e sollecitazioni, presentammo agli organi d’informazione al caffè Gambrinus il 31 marzo 2012, e che, secondo le intenzioni dei proponenti, i consiglieri regionali Maisto e Schifone, doveva entrare in vigore, dopo l’approvazione ed il reperimento dei necessari finanziamenti nel bilancio regionale, già nel 2013 “.

“ Invece ci sono voluti ben due anni perché arrivasse in aula e venisse approvata – stigmatizza Capodanno -, mentre decine di esercizi commerciali e botteghe storiche sono oramai da tempo scomparsi. Chiusure che si sarebbero potute certamente evitare se la legge fosse stata approvata prima, considerando anche il dato che in altre regioni, come la Lombardia ed il Lazio, tale normativa è presente da lustri ed ha salvato, anche mettendo a disposizione le relative provvidenze economiche, tantissime attività che ne hanno potuto beneficiare “.

“ Adesso ci auguriamo che anche i comuni, a partire dal Comune di Napoli, facciano la loro parte – continua Capodanno – provvedendo, in tempi rapidi, al censimento delle attività che, in base ai requisiti indicati nella legge appena approvata, devono essere inseriti negli elenchi delle attività che ne possono beneficiare “.

“ Tali esercizi puntualizza Capodanno – saranno dotati di un logo collocato all’esterno dell’attività a simboleggiare le caratteristiche e le attività storiche e tradizionali. Nella normativa appena varata sono anche previsti interventi di recupero e di rilancio con contributi regionali per progetti di valorizzazione e di rifacimento delle unità immobiliari, sulla base di una apposita convenzione che ne stabilisce i vincoli in ordine al mantenimento della destinazione d’uso. In altre parole chi vorrà beneficiare di tali contributi non potrà successivamente modificare la destinazione d’uso dei locali, salvaguardandone dunque la loro storicità ”.

“ Per l’attuazione della legge – conclude Capodanno – è stato previsto un apposito stanziamento di 160 mila euro per il solo anno 2014 nel mentre per gli anni successivi lo stanziamento verrà determinato di volta in volta nella legge di bilancio “.

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