“Con quella bocca lei può dire tutto ciò che vuole” – diceva una reclame, mi pare, di un dentifricio, frase questa che si potrebbe attagliare quasi alla perfezione al neo primo ministro, Matteo Renzi.
Fatto questo breve preambolo, mi pare non sia necessario dilungarsi sull’argomento in quanto la sostanza si evince chiaramente anche dal titolo di questo pezzo stringato e corto, e lascio a chi avrà la bontà di leggermi di svilupparne i contorni dalle rispettive angolazioni.
Questa considerazione infatti, analizzandola sia dalla parte della maggioranza che dalla parte delle varie piccole opposizioni, porta alla stessa conclusione: la paura degli Italiani di imbattersi in un solenne fallimento. La maggioranza, lo fa dicendo sì al governo , le minoranze dicendo no, ma entrambe per lo stesso identico motivo, oltre che per non perdere il posto, sia di qua che di là.
Proprio per questo Matteo Renzi può parlare con le mani in tasca al parlamento, può fare battute alla fiorentina, può promettere obiettivi che trovano…copertura su postulati fideistici, oltre dar da intendere che in tre soli mesi si potrà fare più di quanto non sia stato fatto nell’ultimo ventennio.
Anch’io sono costretto a credergli, più che altro perché devo fare di necessità virtù atteso che oltre un solo…centimetro più avanti di questa gravissima situazione, avrebbe come prospettiva il baratro definitivo per l’Italia.
Non è detto che questa paura, unico propellente forte per il governo Renzi, non porti alla fine un qualche risultato riconducibile al testo della famosa canzone di Ornella Vanoni “ ..la mia fede è troppo scossa ma prego e penso fra di me: proviamo anche con Dio non si sa mai…”
E, guarda caso, pare proprio che il Padreterno ci stia esaudendo facendo ragionare un po’ per volta alcuni grillini che sembrano staccarsi dal comico genovese per avvicinarsi a…Civati del Pd, anche per non avere un impatto traumatico con Letta-Renzi, dopo tutto ciò che si sono detti.
Speriamo pertanto anche in Dio.
ARNALDO DE PORTI 27.2.2914.
