IL PROGRESSO OGGI SI CONCRETIZZEREBBE MEGLIO… TORNANDO INDIETRO ?

Che la vita oggi sia diventata un tour de force non ci piove. Che per ottenere un semplice servizio, ad esempio anche una semplice prenotazione al CUP per una visita, richieda fatica e produca stress è un dato di fatto, così come lo è quando si richiede qualcosa alla Telekom, all’Enel o a qualche ente pubblico ecc.ecc. Ieri, per esempio, per chiedere una prenotazione ad una Ulls, mi hanno fatto attendere un quarto d’ora, poi mi hanno detto che, se entro tre minuti non avessi ricevuto risposta, di lasciare un recapito telefonico per essere richiamato entro la fine della giornata…lascio il recapito e la chiamata è arrivata il giorno dopo… quando avevo già provveduto di persona facendo chilometri e chilometri…

Basta !Finiamola con i call center, con i premi uno, due, tre ecc.ecc., perché in prospettiva si finirà per spersonalizzare la stessa natura umana e dare risorse agli …ospedali psichiatrici !

D’accordo, il progresso ha capovolto tutto nel senso che l’uomo ha il mondo a portata di mano, ma se questo progresso va contro la natura umana, che progresso è ? Io non dico che è necessario riprendere il cavallo o l’asino per spostarci da una parte all’altra come si faceva una volta (sono passati solo 50-60 anni da allora), ma almeno ci si ricordi che siamo uomini e non attrezzi !

D’accordo, siamo andati sulla luna grazie all’informatica, ma non si può certo affidare tutto ad essa in quanto il bios informatico si differenzia, e non poco, dalla biologia umana ! Il primo è una sorta di codice che rende operativo un processore, mentre il secondo ha a che fare con la genetica umana

Stiamo attenti a non lasciarci prendere troppo da questo progresso perché, di questo passo, come diceva anche il filosofo austriaco Rudolf Steiner, forse riusciremo sì (?) a debellare il cancro, ma non sapremo esimerci dalla pazzia collettiva. Che, a mio avviso, è già in atto con la politica che ormai ha già contaminato buona parte della società.

Ormai siamo al punto, ma questa è una boutade, (se vuoi anche forzata ma che rende il concetto), che se chiedi ad un bambino dell’asilo come si chiama, egli ti risponde : “ www.Daniel.it….”

ARNALDO DE PORTI

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