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GRILLO. ISTITUZIONALMENTE SI COMPORTA MALISSIMO, MA IN LUI – LO DICO PER GLI IPOCRITI DELLA POLITICA – C’E’ MOLTO DA CONDIVIDERE. E, SOTTO SOTTO, NON DICENDOLO, LA GENTE APPROVA !

Non sono un fan di Grillo come ho scritto diverse volte, come non sono mai stato un …”amico” del signor B., il quale mi ha reso la vita politicamente insopportabile per la sua cultura del fumo senza arrosto, ma anche e soprattutto perché il berlusconismo ha tradito le attese dei giovani, facendo loro immaginare l’inimmaginabile al punto di lasciarli senza speranza e quindi senza futuro. E mi fermo qui in quanto avrei troppe cose da dire, come suo coetaneo, che ha avuto moto di conoscerlo a Milano per motivi professionali..

Gli Italiani si sono mai chiesti perché siamo arrivati a questo stato di cose ? Che stanno avendo un’esplosione pericolosa addirittura negli emicicli del Parlamento ? Abbiamo il coraggio di dire la verità anche se non si condividono certi atteggiamenti che sconfinano dalle regole ?

Sediamoci tutti con calma e serenità di giudizio ad un tavolo e cerchiamo di esprimere un giudizio sulle cause che stanno determinando il caos che stiamo vivendo in parlamento.

Ci troviamo di fronte ad un Presidente della Repubblica al quale si deve dare atto che sta facendo di tutto per salvare il paese, peraltro con scarse probabilità di successo, in quanto la situazione del paese è ormai alle corde, alla canna del gas, tanto che, per farlo, si “inventa” di tutto, persino cambiando la fisionomia della costituzione, che ora sembra più presidenziale più che parlamentare, prestando il fianco a critiche, spesso pretestuose, per contrastarlo pesantemente. Faccio fatica a pensare che l’epiteto “boia” fosse davvero indirizzato alla persona del nostro bravo e paziente Presidente della Repubblica, ma io interpreterei questo scurrile epiteto come una pesante critica verso ciò che egli rappresenta. Del resto, mi par di poter dire che la democrazia sia un po’ condizionata da chiusure non certo democratiche, ma di altra natura, alias necessità, che comunque non sono democratiche: il sistema elettorale, poteva studiare aprioristicamente un sistema per non lasciar fuori chi la pensa diversamente, magari raggruppando possibili affinità politiche pena la loro estromissione ove non dovesse esserci soluzione. Io la butto lì, demandando agli esperti di elaborare il mio pensiero.

Ora è troppo tardi, anche perché è sin troppo evidente che Pd, FI e Ncd stanno facendo di tutto per lasciar fuori tutti gli altri che, a questo punto, reagiscono in maniera che abbiamo visto. Del resto non è reato protestare, ma democratico. Ce lo ha insegnato anche Massimo Ottolenghi, noto magistrato del dopoguerra, avvocato civilista, quasi centenario : “ Noi non ce l’abbiamo fatta, abbiamo fallito, ora tocca a voi. “Un miracoloso soprassalto”, ecco quello che ci vuole per togliere il potere dalle mani dei più “anziani” e partecipare in prima persona alle scelte del paese. Il pericolo di una deriva democratica è evidente. “Evitiamo una nuova shoah dei diritti” che portano alla dittatura.

Anche Piero Calamndrei dice : “La sfiducia nella libertà, il desiderio di appartarsi, di lasciare la politica ai politicanti. Questo è il pericoloso stato d’animo che ognuno deve sorvegliare e combattere, prima che negli altri, in se stresso”.

Due pensieri autorevoli che si attagliano perfettamente alla situazione italiana e che sicuramente sono causa di questo caos italiano, tanto da poter capire i grillini, senza peraltro giustificare la loro incivile turbolenza politica.

Andrebbe anche detto che l’esperienza di vita ci ha insegnato che, quando non si ottiene la democrazia con le buone nel rispetto del diritto, si innescano giocoforza altri atteggiamenti che, a volte, prendono il nome anche di rivoluzione. E quella di Grillo, mi pare una di queste.

Arnaldo De Porti 31.1.2014

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