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Il senatore Claudio Micheloni, presidente del Comitato per le questioni degli italiani all’estero, esprime piena solidarietà  agli organizzatori della manifestazione di protesta contro la chiusura del Consolato d’Italia a San Gallo (Svizzera)

Il senatore Claudio Micheloni, presidente del Comitato per le questioni degli italiani all'estero, esprime piena solidarietà agli organizzatori della manifestazione di protesta contro la chiusura del Consolato d'Italia a San Gallo (Svizzera) e agli oltre 500 cittadini, italiani e svizzeri, che ieri hanno partecipato alla mobilitazione presso la sede del consolato.

Piena vicinanza anche ai trentacinque compagni che hanno occupato in modo pacifico la sede di San Gallo, chiedendo al Console di trasmettere un loro documento all'Ambasciatore d'Italia a Berna, Cosimo Risi, alla Ministra Emma Bonino e al Presidente del Consiglio Enrico Letta, in cui invitano quest'ultimi a mantenere aperta la struttura di San Gallo e a continuare a svolgere i servizi rivolti ai 56 mila italiani residenti nella zona della circoscrizione consolare in questione, che comprende i cantoni di Appenzello, Grigioni, San Gallo, Turgovia e il Principato del Liechtenstein. Il Comitato di protesta chiede, inoltre, all'Ambasciatore Risi di poter incontrare il Ministro Fabrizio Saccomanni, in Svizzera oggi e domani per il Forum sul Dialogo Italo-Svizzero a Berna.

E' inaccettabile, secondo il senatore Micheloni, lo smantellamento della rete consolare che il Ministero degli Affari Esteri ha deciso di operare in questi mesi dichiarando di voler chiudere la metà delle nostre sedi all'estero, in un momento, tra l'altro, di forte intensificazione di nuovi flussi di mobilità e di emigrazione degli italiani, i quali necessitano di tutela e servizi di supporto.

Il MAE ha presentato un proprio piano di riorganizzazione della rete consolare contraddicendo quanto indicato dalla Commissione della Spending Review, perseverando nella logica dei tagli lineari ai servizi rivolti ai nostri emigranti e lasciando scandalosamente inalterata la composizione della spesa, in particolare quella riguardando trattamento economico del personale diplomatico e soprattutto alle indennità di sede all'estero.

Il senatore Claudio Micheloni intende urgentemente affrontare il problema della chiusura dei consolati in aula in occasione della presentazione della mozione 1-00187, firmato anche dagli altri senatori eletti nella Circoscrizione “Estero”, Giacobbe, Turano, Longo Di Biagio e Zin, già calendarizzata alla settimana dell'11 febbraio, che impegna il Governo a sospendere le decisione prese dal MAE per il riorientamento della rete Consolare e a presentare una nuova proposta seguendo le direttive contenute nella Spending Review del MAE nel 2012.

Una mozione, quindi che non si oppone ad una riforma della rete consolare diplomatica ma intende salvaguardare i servizi all'Italia e all'agli italiani all'estero, con meno diplomazia e più uffici aperti. Il senatore Micheloni ritiene che questa sia l'unica strada per dare una riposta valida e concreta agli italiani residenti all'estero e mettere fine al caos in cui queste comunità sono precipitate in seguito alle decisioni del MAE.

Roma, il 30 gennaio 2014

Sen. Claudio Micheloni
Palazzo Madama
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