Vomero, cinema Arcobaleno: interventi tardivi

“ Ma dove sono stati fino ad oggi gli intellettuali, gli artisti e gli scrittori che, solo dopo che la storica sala del cinema Arcobaleno è stata, dopo circa sessant’anni di attività, definitivamente chiusa, si sono decisi a scendere in campo lanciando un appello per evitare un ulteriore depauperamento della vita sociale e culturale della nostra città. Ulteriore depauperamento? E che altro devono chiudere per far svegliare questi signori dal sonno? Dopo le librerie – buon ultima Guida Merliani che ha chiuso due anni or sono – dopo ben sei sale cinematografiche su otto che erano presenti al Vomero, che altro dovrebbe chiudere? Pare che non ci sia rimasto quasi più niente! Un appello dunque tardivo ed inutile, giusto per lasciare una traccia, seppure sfumata, di una presenza sin qui evanescente quanto inefficace “. Così bolla Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, l’iniziativa appresa oggi dagli organi d’informazione, due giorni dopo la definitiva chiusura, avvenuta domenica sera, della sala cinematografica nata negli anni ’50 nei pressi dello stadio Collana.

“ Quando alle istituzioni anche in questo caso hanno fatto come Ponzio Pilato – continua Capodanno -. Mi domando inoltre che senso abbia, tenendo pure in considerazione il dato che questi eventi si registrano non da oggi ma da anni sul territorio collinare della città, organizzare un incontro con esercenti del cinema e operatori culturali ( ma ce ne sono rimasti? ) per pianificare strategie per far sì che destinazione d’uso della sala di via Carelli resti quella culturale “.

“ Ma lo sanno questi signori che siamo in un regime di libero mercato e che si sta parlando di beni immobili di un privato che può fare ciò che più gli aggrada – ricorda Capodanno -? Se lo sono dimenticati che la regione Campania è tra le poche che non ha mai approvato una legge per la tutela e la valorizzazione degli esercizi storici, benché una proposta in tale direzione sia stata presentata ben due anni or sono ma è rimasta fino ad oggi nei cassetti? Ed il Comune di Napoli cosa ha fatto sino ad ora per salvaguardare le tante attività storiche della Città che nel frattempo hanno chiuso? “.

“ Oggi, con mia grande sorpresa – aggiunge Capodanno –, ho ricevuto un messaggio molto gradito dai dipendenti del cinema Arcobaleno, “purtroppo defunto”, rimasti da un giorno all’altro, dopo lustri di attività, senza lavoro, con il quale mi ringraziano per tutto ciò che ho fatto al riguardo nei giorni passati e per l’iniziativa organizzata domenica sera in occasione dell’ultimo spettacolo, nel tentativo di scongiurare in extremis la chiusura, portando anche la mia personale solidarietà all’intero staff “.

“ Ci ha fatto sentire meno soli nella battaglia “ scrivono. Anche in quella occasione dove erano gli intellettuali, gli artisti, gli scrittori, i rappresentati delle istituzioni e delle associazioni? A parte pochi affezionati frequentatori della sala non si è visto nessuno. La serata era molto fredda. Dunque meglio rimanere al calduccio nelle proprie abitazioni, limitandosi a rilasciare qualche dichiarazione di facciata o a sottoscrivere qualche documento o, in ultima analisi, ad organizzazione qualche incontro, postumo quanto inutile rispetto alla necessità di fare tutto il possibile per mantenere in vita la sala cinematografica. Tanto, si sarà pensato, dopo pochi giorni la vicenda,come tante altre in passato, sarà dimenticata. Intanto un altro pezzo di storia del Vomero è scomparso mentre Napoli continua nella sua lenta ed inarrestabile agonia.

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