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“Parole e musica di pace”. Interessante relazione del prefetto distrettuale del Rotary di Puglia e Basilicata Vincenzo Sassanelli al Rotary Club Taranto Magna Grecia




“Occhio per occhio ci renderà tutti ciechi”. E’ questa la frase più lapidaria e più efficace nella storia del pacifismo mondiale che pronunciò il Mahatma Gandhi. Proprio con questa frase, Vincenzo Sassanelli, prefetto distrettuale del Rotary di Puglia e Basilicata, ha concluso la interessante conversazione tenuta al Rotary Club Taranto Magna Grecia sul tema “Parole e musica di pace”.


Una conversazione che si intersecava con una sorta di documentario realizzato dallo stesso ingegnere barese nove volte insignito della massima onorificenza rotariana, la “Paul Harris Fellow”. Documentario e conversazione nei quali si sono incontrati la citazione di documenti storici di convenzioni internazionali per la pace, della fondazione dell’Unesco, della Carta delle Nazioni Unite, della Costituzione italiana; con brani musicali della tradizione pacifista, soprattutto quella statunitense degli anni Sessanta-Settanta. E, fra i primi, i principi e i fondamenti del Rotary il cui scopo finale – ha ricordato in apertura il presidente del Club, Antonio Biella – è il perseguimento della pace.


“Non è un caso che nel 1945 (ha poi ricordato Sassanelli) a scrivere la Carta delle Nazioni Unite siano stati chiamati anche 49 rotariani; e che in quell’occasione il fondatore del Rotary, Paul Harris, disse che “L’amicizia e la tolleranza, principi fondamentali del Rotary, sono utili per la pace nel mondo”.


Una carrellata, si diceva, o forse meglio un galoppata fra parole e musica di pace: dalle parole del presidente Pertini il giorno del suo insediamento (“Si svuotino gli arsenali, si riempiano i granai”) a Martin Luther King, a don Tonino Bello; alle musiche, tante musiche. Quelle di De Andrè, che nel ’61 scrisse “La ballata dell’eroe” mentre a Berlino i sovietici alzavano il muro; la mitica “Blowing in the wind” di Bob Dylan che dava ai giovani una nuova coscienza (“Quante volte un uomo può voltare la testa fingendo di non vedere?”). E poi Joan Baez che adattava il gospel “We shall over come” e I Giganti con il loro “Mettete dei fiori nei vostri cannoni”. C’era, in quei testi, tutta una generazione spaventata dai lager e dai gulag prima, e dal rischio nucleare poi. Ma, per molti, furono anche anni della giovinezza vissuta fra tanti ideali, un buon profumo di libertà e un’ottima colonna sonora.


Nella foto, da sinistra: Enzo Tarantini, Vincenzo Sassanelli, Antonio Biella e Pietro Mastrangelo ( rispettivamente: segretario del Club Taranto Magna Grecia; prefetto distrettuale del Rotary di Puglia e Basilicata; presidente Club Taranto Magna Grecia; assistente del Governatore).

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