Sen. Antonio Razzi (FI). Dichiarazioni inverosimili provenienti dall’Abruzzo.

Sen. Antonio Razzi (FI). Dichiarazioni inverosimili provenienti dall'Abruzzo.

Roma, 21 gennaio 2014. Dal Corriere della Sera del 20 gennaio 2014 pag. 4, ha dichiarato Razzi, ho letto che la senatrice Pezzopane avrebbe dichiarato, in un tendone dell'Aquila, leggo testualmente:«Per le prossime elezioni, faccio appello a tutto il centrosinistra uniamoci e sterminiamoli» riferendosi al centrodestra. Quel centrodestra che ha salvato invece la regione dal fallimento e dal disastro ereditato dalle amministrazioni di sinistra. Chiodi ha messo i conti a posto altrimenti sarebbe saltato tutto a partire dalla sanità. Non posso credere e mai crederò che queste dichiarazioni siano uscite dalla bocca della senatrice Pezzopane. Piuttosto sono propenso a pensare ad esagerazioni giornalistiche. Ma se tutto ciò fosse vero, ripeto solo se fosse veramente confermato dalla stessa senatrice, allora sarebbe una gravissima affermazione di stampo stalinista di una violenza con qualche precedente del quale dobbiamo sempre ricordarci. Ma non è possibile che la senatrice Pezzopane sia razzista e violenta sino a questo punto. Personalmente non ci credo. Credo invece, ha continuato Razzi, alle parole come sempre poco eleganti del sig. Antonio Di Pietro che si è scusato con gli abruzzesi, su di un quotidiano locale il Centro di Pescara, per aver candidato il sottoscritto nelle liste dell'IDV. A queste affermazioni, conoscendo bene il soggetto, credo, senza se e senza ma. Però, la considerazione che viene di fare è semplice, ha spiegato il senatore Razzi, non si chiede il sig. Di Pietro se non sia il caso invece di chiedere scusa a tutti gli italiani sia quelli residenti in Italia che quelli residenti all'estero per essere stato estromesso dal Parlamento in blocco con tutto il suo partito al seguito per essersi dimostrato sgradito al suo stesso elettorato? Non crede, il sig, Di Pietro che dopo le defezioni dei suoi iscritti parlamentari e non a partire dai due capigruppo di Camera e Senato che egli stesso ha nominato dovrebbe avere almeno il buon gusto di ritirarsi a vita privata piuttosto che occupare il suo tempo a racimolare elettori? Il tempo è galantuomo, ha concluso Razzi, ed alla prova dei fatti il sottoscritto è senatore dopo essere stato per ben due volte deputato eletto con le preferenze, mentre oggi il sig. Antonio Di Pietro cerca voti ovunque perché non vede l'ora di ritornare in Parlamento.

Sen. Antonio Razzi
Segretario Commissione Esteri
Piazza delle Cinque Lune, 113
00186 Roma
Tel.+39 06/67063227-+39 06/67064227-Fax + 39 06/67066227
E-mail: antonio.razzi@senato.it

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