L'atmosfera musicale tra De Andrè e Stefano Rosso, ha condito lo spettacolo di Fabio Salvati. Ha voluto farci ridere per forza anche quando da ridere non c’era nulla. Anzi. Il suo racconto ragionevole e non rassegnato è stato segnato tutto da una prosa da conversazione pacata nonostante la consistenza dei contenuti narrativi. Dall’omologazione giovanile alla “guarigione”, Fabio ha coinvolto nel discorso quelli che come lui hanno visto il padre, il proprio padre, infilarsi la giacca al posto dei pantaloni. Caro Fabio… non c’era proprio nulla da ridere, non è che ci fosse solo da piangere ma c’è modo e modo di dire le cose. Ed il tuo modo di dirle è stato semplicemente fenomenale nel provocare ed impedire il compimento della commozione nello stesso preciso momento. Caro Fabio…ti ho visto uscire di scena per una strada costeggiata di fiori e, senza girarti, te ne sei andato per i fatti tuoi. Ma la consapevolezza della liberazione dal “fardello” è risuonata come i lamenti belli della voce di Klaus Meine in Holiday. Congratulazioni
Scambiare i tuoi problemi per un pò d’amore
Ovunque tu sia
Lasciami portarti lontano
Ti piacerà una vacanza (Scorpions da Holiday)