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PENSIONI — Da Franco Abruzzo presidente dell’UNP@it (Unione nazionale pensionati per l’Italia).

Il Parlamento reintroducendo il prelievo ha violato un giudicato costituzionale (sentenza 116/2013). Pertanto quella norma presente nella legge di stabilità è abnorme ed illegittima. PROSEGUE LA BATTAGLIA IN DIFESA DEGLI ASSEGNI DI OGGI E DI DOMANI. CITTADINI PENSIONATI E CITTADINI ATTIVI UN SOLO FRONTE. Se passa la linea repressiva guai anche per chi andrà in quiescenza.

Taglio alle pensioni d'oro, la Camera prova la strada delle mozioni. – di Vittorio Nuti, Il Sole 24 Ore 8/1/2013/ – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13639

Anche le pensioni nel menù della spending, /di Marco Rogari, II Sole 24 Ore 7/1/2014 /IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13630

Lettera a Franco Abruzzo: “Sono un ex Direttore INPS. Dopo 43 anni di servizio effettivo e 4 di oneroso riscatto laurea, sono pensionato (d'oro ?). Leggo allibito (e purtroppo quotidianamente) le tante corbellerie che vengono scritte a riguardo della liquidazione delle pensioni! Non tutti sanno che la maggior parte delle pensioni minime (e non solo quelle) sono frutto di una “fictio” che ha consentito erogazioni populistiche e demagogiche che stanno portando il sistema allo sfascio. Basti solo pensare alla contribuzione figurativa (finta) della cassa integrazione e non solo! Nel 1952 è bastata la contribuzione di una sola settimana per liquidare negli anni 70 una pensione di vecchiaia (ed a goderne è forse un padre di questi nuovi paladini)&rdquo ;.

VADEMECUM ESSENZIALE PER LA CAMERA DEI DEPUTATI CHE L’8 GENNAIO DISCUTE DI NUOVI TAGLI ALLE PENSIONI. Il prelievo sulle pensioni configura una violazione del giudicato costituzionale (sentenza 116/2013 che lo aveva abrogato). Lo ha scritto la Corte costituzionale in numerose pronunce che sono vincolanti per il Parlamento e per il Presidente della Repubblica, che, come è noto, era intervenuto informalmente sulla Camera, incontrando il veto di Matteo Renzi. Il nostro ordinamento riconosce una particolare tutela ai trattamenti pensionistici, che hanno natura di retribuzione differita “sicché il maggior prelievo tributario rispetto ad altre categorie risulta con più evidenza discriminatorio, venendo esso a gravare su redditi or mai consolidati nel loro ammontare, collegati a prestazioni lavorative già rese da cittadini che hanno esaurito la loro vita lavorativa, rispetto ai quali non risulta più possibile neppure ridisegnare sul piano sinallagmatico (degli impegni reciproci tra le parti, ndr) il rapporto di lavoro”. Il Parlamento dovrebbe riflettere su questo assunto: il fare “rivivere norme già divenute inefficaci in conseguenza del loro annullamento da parte della Corte” contrasta con il “rigore del precetto racchiuso nel primo comma dell’articolo 136” che impone al legislatore di uniformarsi alla “immediata cessazione dell’efficacia della norma illegittima” (Corte costituzionale, sentenza 73/1963). / di Franco Abruzzo / – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13625

Franco Abruzzo al Governo Letta/Alfano: “Sulle pensioni (cosiddette d’oro) è stata costruita una campagna mediatica forsennata come se questo fosse il problema cruciale dell’Italia. La vera emergenza non è quella usare i pensionati come bancomat. Merita la priorità, invece, la lotta agli evasori fiscali, alle 4 mafie, all’economia sommersa e al riciclaggio di denaro sporco, un mondo che vale quasi 900 miliardi di euro, mentre il prelievo sulle cosiddette pensioni ricche assicura un gettito di appena 50 milioni di euro. La Camera dei deputati l’8 gennaio 2014 non si occuperà di una nuova normativa sulla confisca dei beni collegati al crimine ma di alt re misure dirette a torchiare i soliti pensionati. VERGOGNA!” /di FRANCO ABRUZZO/ IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13586

5.1.2014 – PREVIDENZA. LA POLITICA ALL’ATTACCO DEGLI ASSEGNI DI OGGI E DI DOMANI. Le 6 proposte di legge presentate da 46 parlamentari per tagliare le pensioni. Questi disegni di legge si saldano alle 7 Mozioni di 121 deputati di tutti i partiti – ad eccezione di Forza Italia – che saranno discusse alla Camera nel pomeriggio di mercoledì 8 gennaio, nonostante la legge di stabilità entrata in vigore dal 1° gennaio scorso avesse ripristinato e in misura ben più pesante – IN RADICALE CONFLITTO con l’articolo 136 della COSTITUZIONE e la sentenza 116/2013 della CONSULTA – i tagli sulle pensioni superiori ai 90 mila 168 euro lordi l'anno ed avesse anche allungato di un ulteriore anno dopo il biennio 2012-2013 il blocco della perequazione sulle pensioni superiori ai 38 mila 646 euro lordi l'anno. FRANCO ABRUZZO (presidente UNP@it): “L’accanimento della politica deve allarmare anche i giovani lavoratori. Anziani e giovani sono sullo stesso fronte: se passa questa linea, gli assegni di oggi e di domani diventano precari e fanno da bancomat per le esigenze di spesa del Governo e del Parlamento. Bisogna fermare questa manovra ignobile a costo anche di votare in massa il partito di Renato Brunetta”. /di Pierluigi Roesler Franz – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13623

.L’8 gennaio 2014 nell’aula di Montecitorio verranno discusse 7 MOZIONI (CONTRO LE COSIDDETTE “PENSIONI D'ORO”) PRESENTATE DA 121 DEPUTATI DI 7 DIVERSI GRUPPI POLITICI (MOVIMENTO 5 STELLE, FRATELLI D'ITALIA, SEL, SCELTA CIVICA, PD, LEGA e NUOVO CENTRODESTRA), PARI AD 1/5 DELL'ASSEMBLEA DI MONTECITORIO. L’obiettivo dei parlamentari – totalmente ignoranti in tema di diritto costituzionale e in particolare in tema di uguaglianza fiscale tra i cittadini – punta “all'introduzione di un prelievo straordinario sui redditi da pensione superiori ad un determinato importo”. E’ un esproprio proletario. Non è possibile ricalcolare le vecchie pensioni retributive con il metodo contributivo: parola di Stefano Fassina viceministro all ’Economia. Si annuncia un provvedimento abnorme. Il Presidente della Repubblica e la Corte costituzionale sono l’unica barriera in difesa di chi ha versato nella vita lavorativa 35/40/50 anni di contributi. Le tasse devono avere una portata universale e non possono colpire una sola categoria di cittadini (i pensionati): così dice la sentenza 116/2013 della Consulta. Ma a Montecitorio l’hanno letta? Attuali le paroli di Mario Monti alla Cnn. “Voglio impoverire il Paese (con le tasse), perché gli italiani sono vissuti al di sopra delle loro possibilità”. /di FRANCO ABRUZZO/ IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13584

.PER LE PENSIONI IMPROPRIAMENTE DEFINITE “D'ORO” GLI ESAMI NON FINISCONO MAI! L'8 GENNAIO LA CAMERA VOTERA' 7 MOZIONI DI 121 DEPUTATI PER PIANIFICARE A BREVE ULTERIORI PESANTI TAGLI DI QUESTI VITALIZI SUPERIORI AI 90 MILA EURO LORDI L’ANNO, NONOSTANTE LA CONSULTA LI AVESSE GIA' BOCCIATI A GIUGNO PERCHE' INCOSTITUZIONALI. SI CONSIGLIA AI PARLAMENTARI DI METTERE DA PARTE L'ODIO SOCIALE, MA DI RILEGGERE ATTENTAMENTE QUANTO AFFERMATO DALL'ALTA CORTE NELLA SENTENZA n. 116 DEL 5 GIUGNO 2013. /Nota di Pierluigi Franz/ IN rancoabruzzo.it/document.asp?DID=13585

ADNKRONOS/PENSIONI. Franco ABRUZZO: “CONTRO QUELLE 'D'ORO' SOLO UNA VENTATA DI ODIO SOCIALE. NON DIFENDIAMO LE BABY, CHIEDIAMO SOLO UGUAGLIANZA NELLA SOLIDARIETA'”. – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13616

Intervista di ItaliaOggi (7/1/2014) – PENSIONI, tutti vogliono tagliarle. Salvo Forza Italia. Lo dice FRANCO ABRUZZO già presidente dell’Ordine lombardo dei Giornalisti. “Difendo tutte le pensioni costruite col lavoro, versando contributi d’oro”. “Non difendo certo gli assegni fra 21 e 91mila euro al mese, 509 persone, dei boiardi di Stato e non solo. Non quelle date ai dirigenti e quadri di partito da una legge voluta, ai tempi, dal vicesegretario del Psi, Giovanni Mosca. Non difendo le pensioni baby introdotte da Mariano Rumor, di cui abbiamo ricordato il quarantennale, e che pesano per 7,5 miliardi all’anno nei conti dell'Inps. Non sto dalla parte degli assegni per gli ex-parlamentari, che costano ai contri buenti 13 milioni di euro al mese”. “Sono un innamorato della nostra bella Costituzione, per cui non mi sottraggo all'obbligo dell'articolo 2 (che contempla i doveri di solidarietà economica per ogni cittadino, ndr) e pagherò, ma chiedo il rispetto del principio-cardine dell’uguaglianza economica compresa nell'articolo 3. Paghiamo tutti: pensionati e cittadini attivi. Le tasse devono essere universali, cioè colpire tutti a parità di reddito”. – / di GOFFREDO PISTELLI /IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13629

PENSIONI E CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’. Lettera di Massimo Donelli al Corriere della Sera (edizione 3/1/2014): “Io, come altri ‘over 90’, sono ovviamente pronto a dare un contributo di solidarietà: non sono cieco né sordo, vedo qual è la condizione del Paese…Ma come me la vedono tutti. E tutti, quindi, debbono essere chiamati a contribuire. Come? Basterebbe un innalzamento dello 0,3% dell’Irpef per coloro che hanno un reddito sopra i 90 mila euro lordi annui: lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, parlamentari in attività, ex parlamentari che ricevono un vitalizio e, ovviamente, anche noi pensionati ‘over 90’ ”. IN ALLEGATO una rassegna di articoli sull’argomento, mentre si avvicina l’8 gennaio giorno in cui la Camera di scuterà 7 mozioni dirette ad inasprire il prelievo sulle pensioni “cosiddette d’oro”. “Il Governo Letta/Alfano sfida la Corte Costituzionale e configura un conflitto fra poteri dello Stato in nome di una demagogia estrema che costerà molti voti. Molti che votarono Pci e poi Pd oggi aspettano il ritorno di Berlusconi” (Salvatore Cannavò sul Fatto Quotidiano del 28/11/2013). – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13615

DALL’1 gennaio 2014 IN VIGORE IL NUOVO BLOCCO DELLA PEREQUAZIONE SULLE PENSIONI DI OLTRE 38.646 euro lordi l’anno e I NUOVI PESANTI TAGLI SULLE PENSIONI OLTRE 90.168 euro lordi l’anno. Magistrati in pensione e altre categoria stanno già predisponendo gli atti per presentare nuovi ricorsi sostenendo l’incostituzionalità dei commi 483 e 486 della legge 147/2013 perché non rispettano affatto i principi fissati dalla Consulta nelle sentenze n. 316 del 2010 e 116 del 2013. Michele Carugi: “Secondo i sistemi di calcolo del (defunto) sistema retributivo, la regola “dell’80 %”, derivante dal coefficiente 2 per ogni anno di anzianità valeva fino a redditi di 43.000 euro lordi annui. Oltre tale limite il coefficiente decresceva e da 80.000 euro in poi di ventava 0,9. Il risultato era che le pensioni più alte, guarda caso proprio quelle che ora si definiscono d’oro erano penalizzate e in molti casi (circa il 3%) davano rendimenti inferiori ai contributi per questo andrebbe fatta per tutte una verifica contributiva prima di toccarle, ma questo è proprio ciò che sindacati e populisti dei vari schieramenti non vogliono fare perché le pensioni da ritoccare dal punto di vista dei contributi sarebbero quelle medie e basse”. /di Pierluigi Roesler Franz/ IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13594

PENSIONI D’ORO E DINTORNI…….. La mancata perequazione automatica delle pensioni superiori a un certo importo contribuisce a precludere la proporzionalità dovuta tra pensione e retribuzione goduta nell’attività lavorativa. Inoltre la piena indicizzazione delle pensioni di minore importo, accompagnata alla totale mancata indicizzazione di quelle superiori all’importo anzidetto, stravolge i principi di cui agli articoli 3 e 53 della Costituzione. – di Prof. Michele Poerio Presidente nazionale FEDER. S.P.eV/Libero del 21/9/2013 IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12781

Renzi ce l'ha con i pensionati. Purché gli assegni siano d'oro. Ha perciò dissanguato le pensioni oltre i 90 mila euro lordi l'anno. Sarebbe stato più equo il 3% sui redditi oltre i 300 mila l'anno. – /di Giorgio Ponziano-ItaliaOggi/ IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13595

.Corte costituzionale, sentenza 116/2013 (Presidente GALLO – Redattore TESAURO): illegittimi i prelievi del 5, 10 e 15% sulle pensioni (pubbliche e private) superiori a 90mila, 150mila e 200mila euro. Le norme dei Governi Berlusconi e Monti violano il principio dell’uguaglianza e della progressività del sistema tributario. La sentenza (pubblicata qui sotto) è un monito al Governo Letta. Le norme censurate giudicate “un intervento impositivo irragionevole e discriminatorio ai danni di una sola categoria di cittadini. L’intervento riguarda, infatti, i soli pensionati, senza garantire il rispetto dei princi pi fondamentali di uguaglianza a parità di reddito, attraverso una irragionevole limitazione della platea dei soggetti passivi, divenuta peraltro ancora più evidente, in conseguenza della dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’analogo prelievo ai danni dei dipendenti pubblici (sentenza n. 223 del 2012). Interessati 930 giornalisti professionisti pensionati INPGI. – In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12224

.PERCHE’ LA CONSULTA HA BOCCIATO IL TAGLIO DELLE PENSIONI (IMPROPRIAMENTE DEFINITE “D’ORO” DA ALCUNI ORGANI DI STAMPA DISINFORMATI) SUPERIORI AI 90 MILA EURO LORDI L’ANNO, INTRODOTTO NELL’ESTATE 2011 DAL GOVERNO BERLUSCONI E POI CONFERMATO DAL GOVERNO MONTI. “Un intervento impositivo irragionevole e discriminatorio ai danni di una sola categoria di cittadini” con violazione del principio dell’uguaglianza a parità di reddito, attraverso un’irragionevole limitazione della platea dei soggetti passivi, e della progressività del sistema tributario”. Ma é corretto commentare a vanvera sulla stampa una sentenza della Corte Costituzionale senza neppure averne letto l’articolata e ben argomentata motivazione, redatta dal professor Giuseppe Tesauro, ma aprendo bocca e dando fiato alle proprie tesi di comodo arr ampicandosi sugli specchi?

Nota di Pierluigi Roesler Franz – Presidente del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati presso l'Associazione Stampa Romana – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12251

. Nuova sentenza (304/2013). La Corte costituzionale ribadisce indirettamente i principi di incostituzionalità dei tagli delle pensioni attraverso la definizione del concetto di tributo (che, come tale, è universale). “La giurisprudenza di questa Corte ha costantemente precisato che gli elementi indefettibili della fattispecie tributaria sono tre: la disciplina legale deve essere diretta, in via prevalente, a procurare una (definitiva) decurtazione patrimoniale a carico del soggetto passivo; la decurtazione non deve integrare una modifica di un rapporto sinallagmatico (che produce obblighi, ndr); le risorse, connesse ad un presupposto economicamente rilevante e derivanti dalla suddetta decurtazione, debbono essere destinat e a sovvenire pubbliche spese. Un tributo consiste in un «prelievo coattivo che è finalizzato al concorso alle pubbliche spese ed è posto a carico di un soggetto passivo in base ad uno specifico indice di capacità contributiva»; indice che deve esprimere l’idoneità di tale soggetto all’obbligazione tributaria”. TRADUZIONE: il prelievo previsto dalla legge di stabilità 2014 sulle pensioni superiori a 90mila euro ha natura tributaria per la sua destinazione a “pubbliche spese” e non può ricadere su una parte dei cittadini (i pensionati), mentre i cittadini lavoratori a parità di reddito ne sono esenti. Pubblichiamo la sentenza. – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13494

. Pubblichiamo il testo completo della sentenza con la quale la sezione Lavoro del Tribunale di Palermo ha rimesso alla Corte Costituzionale l'esame della questione di legittimità costituzionale delle norme volute dal Governo Monti nella parte in cui hanno decretato il blocco della perequazione automatica delle pensioni superiori a tre volte il trattamento minimo Inps per il biennio 2012/2013. Le norme (fissate nel dl 201/2011) violano sei articoli (2,3,23,36,38 e 53) della Carta fondamentale. Franco Abruzzo: “Questa sentenza è un monito al Governo Letta/Alfano che sta per imboccare la via perdente del prelievo sulle pensioni già bocciato dalla Consulta con la sentenza 116/2013 e del diniego per tre anni della perequazione delle pensioni superiori ai 3mila euro lordi (1800 netti) al mese”. – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13203

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Milano – Nasce il Movimento “UNIONE NAZIONALE PENSIONATI PER L'ITALIA – UNP@it”. Presidente Franco ABRUZZO. IN

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PENSIONATI: LA PEREQUAZIONE VA RIPRISTINATA PER TUTTI. PORRE FINE AL TAGLIEGGIAMENTO DELLA CATEGORIA. di Giorgio Benvenuto in www.moderatiriformisti.it – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12930

PREVIDENZA. Via Solferino si schiera contro le decisioni del Governo di congelare gli assegni superiori a 2mila euro netti. “CHI HA LAVORATO E VERSATO, I PRIVILEGI SONO ALTRI. LASCIATE STARE I PENSIONATI, è arrivato il momento di cercare altrove le risorse necessarie”. La riforma Fornero consentirà di risparmiare qualcosa come 93 miliardi di euro. Prima c’erano stati Amato, Dini, Maroni, Prodi: le riforme previdenziali sono state probabilmente gli interventi che più hanno consentito di tenere l’Italia a galla. E in qualche modo i pensionandi, e i pensionati, hanno il merito di aver fatto i sacrifici necessari per aiutare i conti pubblici. /di Massimo Fracaro e Nicola Saldutti-Corriere della Sera, 9 ottobre 2013/ – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12884

Tagli e generazioni – Basta chiamarli pensionati d’oro – di Massimo Fracaro e Nicola Saldutti, www.corriere.it, 28/11/2013 – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13354

“Pensioni d’oro, salve solo quelle dei politici”. Il Governo Letta/Alfano sfida la Corte Costituzionale e configura un conflitto fra poteri dello Stato in nome di una demagogia estrema che costerà molti voti. Molti che votarono Pci e poi Pd oggi aspettano il ritorno di Berlusconi. / di Salvatore Cannavò sul Fatto Quotidiano (28/11/2013) – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13355

Interventi & Repliche (Corriere della Sera dell’1/12/2013). Perplessità di un pensionato «d'oro». Non c'è una disparità di trattamento tra chi percepisce una pensione, peraltro malrivalutata, e chi è in costanza di rapporto di lavoro? Gli stipendi d’oro non si toccano? IN CODA tutto il dibattito su legge di stabilità 2014 e sistema pensionistico. – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13385

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.Tutte le più recenti vicende in tema di pensioni sono in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12436

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Cari amici, ho appena creato una nuova petizione e spero vorrete firmarla. La petizione si chiama:
Appello al Parlamento e al Governo: lasciate stare i pensionati, hanno già dato in tasse e contributi. Clicca qui per firmare:
http://www.avaaz.org/it/petition/Appello_al_Parlamento_e_al_Governo_lasciare_stare_i_pensionati_hanno_gia_dato_in_tasse_e_contributi/?launch Campagne come questa partono se mpre in piccolo, ma crescono se persone come noi si attivano: ti prego di prenderti un momento per dare una mano firmando e spargendo subito la voce. Grazie mille, Franco Abruzzo – fabruzzo39@yahoo.it

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Franco Abruzzo, presidente dell’Unione nazionale pensionati per l’Italia (UNP@it), è portavoce del MIL (Movimento Informazione e Libertà) nonché consigliere dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia (di cui è stato presidente dal 1989 al 2007) e dell’Associazione lombarda dei Giornalisti – (il CHI E’ è in www.francoabruzzo.it all’indirizzo http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=5).

(Franco Abruzzo, cell 3461454018, casa telef/fax 022484456, skype: fabruzzo39, mail: fabruzzo39@yahoo.it)

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