Se l’illuminazione pubblica fosse stata ampiamente presente ed efficiente, se non scongiurata, si sarebbero quantomeno limitate le probabilità di accadimento della tragedia.
E’ quanto dichiara in una nota l’Avv. Filomena Falsetta, Presidente dell’Associazione Bene Comune riguardo al pensionato 65enne travolto a Cosenza da un’auto mentre attraversava la strada che collega Via Panebianco a Viale Cosmai, nei pressi della Caserma della Guardia di Finanza, un tratto insufficientemente illuminato.
Se da un lato, – osserva – si è condotta un’acerrima lotta affinchè il reato di omicidio stradale sia introdotto nel nuovo codice della strada, dall’altro lato, già per legge, l’amministrazione pubblica non può permettersi casi di deficienza nel suo operato, che senza ombra di dubbio darebbero luogo ad un’accentuata scarsità di rendimento.
Pertanto, alla luce del grave accaduto, – continua – è divenuta un’esigenza sostanziale e improcrastinabile quella di rivalutare sul nostro territorio il ruolo dell’illuminazione pubblica nella sua rilevanza sociale e giuridica, sopratutto attraverso una significativa disamina dei relativi casi processuali.
Un buon governo territoriale, – conclude Falsetta – deve essere capace di improntare la sua opera ad un’immediata individuazione delle caratteristiche nonché dell’effettivo grado di funzionalità di un servizio, esulando da quelle produzioni normative locali scarsamente coordinate e prevedendo o consolidando, invece, quelle regolamentazioni in grado di costruire una scala di priorità sociali, e, quindi, di valori, dalla quale si erga la tutela dell’incolumità pubblica.
