Sicilia. Crocetta: “La beffa della mega assicurazione”

Palermo, 24 dic. 2013. “Sono in molti a straparlare concentrandosi solo sul
rito formale dell'appalto, che a vaglio delle autorità competenti presenta
qualche sbavatura.
Solo che nessuno si concentra sull'unica verità di questo appalto: la totale
inutilità. E' un gioco degli inganni dove tutto vuole sembrare perfetto, c'è
però una sola grande imperfezione, la Regione non se ne fa assolutamente nulla
di quella assicurazione, spendendo soldi per raggiungere obiettivi che possono
essere raggiunti con un impiego di fondi di gran lunga inferiore. L'assessorato
alla Salute ha effettuato uno studio sugli importi dei sinistri liquidati dal
2002 al 2011, quindi 10 anni. L'importo liquidato complessivo che ne deriva è
di 76 milioni 724 mila euro. Cioè in totale il rischio medio annuo è di circa 8
milioni di euro.
Voglio far notare che quando la giunta chiese la valutazione di congruità
della gara, questa venne espressa dal broker che l'aveva concepita. In pratica
i responsabili della gara non hanno risposto alla domanda di congruità e
convenienza dell'appalto, fidandosi ciecamente di un parere esterno
all'amministrazione. Potremmo dire tante altre cose ma la virtù dei saggi è
quella di sapere attendere. Quello che rimane chiaro, al di là delle vicende
giudiziarie e legali che si potranno sviluppare o meno, è che con 160 milioni
di euro noi avremmo potuto coprire il nostro rischio assicurativo per 20 anni,
mentre col metodo che si è scelto in 20 anni avremmo dovuto spendere circa un
miliardo di euro. Sinceramente ci saremmo aspettati più prudenti silenzi
soprattutto da parte di chi ha il dovere di fare un'analisi attenta del
procedimento di gara sulla base delle osservazioni del governo. C'è invece
qualcuno che si spinge oltre le proprie competenze, ritenendo che alcune scelte
possano essere fatte dai dirigenti, che hanno il dovere invece di rispondere
alle indicazioni del governo. Il tempo degli sprechi è finito e a questa logica
dovranno tutti adattarsi, anche i più incalliti che non possono pensare esista
un mondo di sprovveduti e che la politica sia costituita da ciechi, sordi e
muti. Non è questo il nostro caso. Chi pensa di volersi sostituire alle
decisioni proprie del governo e non è d'accordo, prenda le conseguenti e
coerenti decisioni perchè le leggi distinguono molto bene le competenze dei
dirigenti da quelle degli amministratori, questi ultimi danno gli indirizzi e i
dirigenti portano avanti in maniera indipendente gli indirizzi del governo. La
gara per noi è incongrua e non conveniente, abbiamo avviato il procedimento di
disdetta e non possiamo assistere scandalosamente alle affermazioni di alcuni
dirigenti che difendono taluni privati in contrasto totale con gli interessi
pubblici”.

Il Presidente della regione Siciliana
Rosario Crocetta

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