Roma, 5 dicembre 2013. Il Senatore Antonio Razzi, ha presentato una interrogazione al ministro dell’interno circa il blocco contrattuale del comparto sicurezza Forze di Polizia fermo al 2006 con l’annesso congelamento dell’adeguamento economico, dell’assegno di funzione, degli scatti di anzianità e del blocco del riordino delle carriere. Sappiamo tutti in quale stato versino le forze dell’ordine nel nostro paese, ha dichiarato Razzi, e sarebbe ora di porre mano ad un complessivo riassetto di tutto il settore addetto alla sicurezza del vivere civile. Sappiamo tutti, ha continuato, anche che è imprescindibile incrementare le attuali forze di polizia in campo adeguando anche per loro e, forse soprattutto per loro, retribuzioni e diritti. Per quanto mi riguarda seguirò con molto interesse l’esito di questa mia interrogazione e, nei limiti del mio mandato parlamentare, gli dedicherò una speciale attenzione.
INTERROGAZIONE
RAZZI- Al Ministro dell'interno
Premesso che:
– l’interrogante ha ricevuto una lettera dall’associazione Argos Forze di Polizia, nella quale la Presidenza descrive, con dovizia di particolari e considerazioni approfondite, la gravissima situazione economica e professionale in cui versa detta categoria ;
– il comparto sicurezza è stato oggetto di un blocco contrattuale fermo al 2006, nonché del congelamento di tutte le prerogative connesse ai diritti loro spettanti, adeguamento economico attribuito a seguito di progressione di carriera, assegno di funzione, scatti di anzianità e il blocco del riordino delle carriere, creando così una categoria di persone con venti, trent'anni di servizio, molti dei quali oramai prossimi alla pensione e senza alcun riconoscimento della loro professionalità;
– la retribuzione media, che per il grado apicale di Ispettore capo si aggira tra i 1.200 e i 1800 euro, non è sufficiente per sostenere un livello di vita dignitoso a causa dei continui incrementi della pressione fiscale, gli aumenti annuali, le tasse e il costo della vita che in un solo biennio è aumentato di 5 punti percentuali;
– i redditi sopraindicati risultano ancor più inadeguati per coloro che hanno la famiglia a carico, affitti e mutui da pagare;
– in relazione allo scenario suindicato, la categoria sopradescritta vive ai limiti della sussistenza, dovendo ricorrere mensilmente a fidi bancari, prestiti e, per i pochi che ne hanno possibilità, agli aiuti delle famiglie d’origine;
– a tutto ciò si aggiunge l’impossibilità di cumulare altri redditi, in quanto la normativa di tale categoria impedisce la facoltà di svolgere altre attività, pena la destituzione, e le risorse capaci e preparate, magari in possesso di titoli accademici, sono relegate a svolgere mansioni inadeguate, causa il già citato blocco delle carriere,
chiede di sapere:
– quali orientamenti intenda esprimere, in riferimento a quanto esposto in premessa e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per intervenire con sollecitudine sul c.d. congelamento economico, causa delle condizioni in cui vivono da anni gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, che rischiano la vita per garantire e salvaguardare le Istituzioni e la convivenza civile.
Sen. Antonio Razzi
Segretario Commissione Esteri
Piazza delle Cinque Lune, 113
00186 Roma
Tel.+39 06/67063227-+39 06/67064227- Fax + 39 06/67066227
E-mail: antonio.razzi@senato.it