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Voucher per incoraggiare l’allattamento al seno. 120 sterline per sei settimane. Madri inglesi ottengono buoni per l’allattamento al seno

Nonostante l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e le attività di associazioni tra cui lo “Sportello dei Diritti” impegnate da anni, nel veicolare tra le istituzioni e soprattutto tra le madri l’importanza dell’allattamento al seno e quindi del latte materno ad oggi dobbiamo prendere atto che nel Nostro Paese come nel resto d’Europa, poco fanno gli stati nazionali ma anche le istituzioni europee per invertire la pericolosa tendenza ad un utilizzo sempre crescente di latte artificiale ed integratori da parte delle madri nostrane. Ora dal Regno Unito arriva una buona notizia per spronare l’allattamento al seno.

Buoni voucher saranno forniti alle madri nel Regno Unito che allatteranno al seno i loro bambini in un progetto pilota in due aree svantaggiate del centro dell'Inghilterra. Il programma mira a favorire un sicuro beneficio per la salute del bambino. Se avrà successo, il progetto potrebbe essere esteso al resto del paese.

Parteciperanno a questa esperienza 130 donne nel Derbyshire e la vicina contea di South Yorkshire. Se allatteranno al seno il loro bambino durante le prime sei settimane, sarà loro offerto buoni per un valore di 120 sterline (140 euro). Se l'allattamento sarà prolungato al neonato sino a sei mesi, la ricompensa può raggiungere le 200 sterline (240 euro).

Il Regno Unito ha uno dei tassi di allattamento al seno più bassi del mondo”, ha dichiarato il dottor Clare Relton dell'Università di Sheffield, uno degli ideatori el progetto. E nel Regno Unito, sottolinea, i bambini che vivono “nelle aree ricche hanno quattro volte più probabilità di essere allattati al seno rispetto a quegli di zone svantaggiate”. Il Ministero della sanità inglese raccomanda alle donne di allattare esclusivamente al seno i loro bambini fino a sei mesi. Ma sino a questa età, solo il 34% dei bambini del Regno Unito sono allattati al seno (e solo l'1% non ha mai ricevuto latte in polvere). Secondo il professore Clare Relton “I bambini che sono allattati al seno hanno meno problemi di salute, un minor numero di problemi digestivi e malattie respiratorie e meno rischio di avere da adulti il diabete ed essere obesi. “In alcune zone ci sono intere generazioni di donne che non hanno utilizzato l'allattamento al seno”. L'allattamento al seno non appartiene più ” come regola culturale.”

Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la motivazione di allattare al seno non dovrebbe essere adottata da un adulto “in cambio di un premio in denaro”. Piuttosto, una madre dovrebbe volerla “nell'interesse della salute e del benessere del suo bambino”. Mentre non possiamo che apprezzare la notizia che arriva dal Venezuela secondo cui la maggioranza al governo del Paese sudamericano fa una vera e propria ragion di Stato dell’”amore filiale”,pronto a discutere e far approvare delle modifiche alla legge sulla protezione, promozione e sostegno dell'allattamento al seno.

Si tratta, infatti, di una vera e propria campagna nazionale che è partita da un disegno di legge governativo che aveva proposto la redazione di uno strumento legislativo per garantire “che ogni bambino ha il diritto di allattare” fino all'estremo di vietare l'uso di “biberon e bottiglie”.

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