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Parcelle e decreti ingiuntivi, opinamento degli Ordini necessario. Parere della commissione consultiva/1

Il decreto legge Cresci-Italia (n. 1/2012), in particolare l’articolo 9 che ha abrogato le tariffe forensi, non ha invece abrogato il potere degli Ordini in materia di opinamento delle parcelle ai fini dell’ottenimento del decreto ingiuntivo.
Lo precisa un parere della commissione consultiva del CNF (relatore Perfetti), reso in risposta ad un quesito inviato dall’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli avvocati.
Il quesito è stato sollecitato da due pronunce del Tribunale di Verona, secondo le quali l’entrata in vigore dell’art. 9 del D.L. n. 1/2012 avrebbe determinato il venir meno, in capo agli Ordini forensi, del potere di opinamento parcelle. Secondo tale orientamento, peraltro contrario a precedente circolare dello stesso Presidente del Tribunale, si sarebbe determinata l’abrogazione tacita degli articoli 636 c.p.c. (domanda e documenti corredati per il procedimento di ingiunzione) e 633, comma 1, nn. 2 e 3 c.p.c. (crediti oggetto di procedimento di ingiunzione).
Il parere ribadisce quanto già indicato nel dossier dell’Ufficio studi n. 6 del 2012, e che cioè “deve escludersi che l’abrogazione delle tariffe disposta dall’art. 9 del DL n. 1/2012 (cd. Cresci Italia) avesse determinato il venir meno del potere del COA di esprimersi sulla congruità della parcella” in ragione del fatto che la portata abrogativa dell’articolo 9 riguarda le tariffe e le disposizioni che si richiamano alle tariffe.
In particolare, viene specificato che la portata abrogativa dell’art. 9 riguarda le tariffe come criterio di determinazione del compenso, e dunque incide sui criteri attraverso cui è esercitato il potere di opinamento, e non investe la sua persistenza in capo al Consiglio dell’Ordine forense.
Per approfondire leggi il parere n. 330-Opinamento parcelle

Valida la delega orale tra colleghi per la sostituzione in udienza
Parere della commissione consultiva/2

Per farsi sostituire in udienza da un collega basta la delega orale: lo prevede la legge forense e funziona così anche in molti paesi Ue.
Un secondo parere della commissione consultiva chiarisce la portata dell’articolo 14, comma 2 ultima parte, della legge 247/2012 -“gli avvocati possono farsi sostituire da altro avvocato, con incarico anche verbale, …”- , soprattutto in relazione alla interpretazione della Corte di Appello di Milano, che ritiene che la previsione si interpreti nel senso che la delega orale debba necessariamente essere conferita in udienza dal delegante.
Al contrario, per il CNF oltre al dato letterale (che esplicitamente fa riferimento alla oralità della delega) milita nel senso della validità della delega verbale anche il dato logico: la necessità dell’avvocato di essere sostituito nasce infatti dalla impossibilità di presenziare all’udienza.
Tra l’altro, una analisi dei sistemi stranieri conferma che non solo la delega per la sostituzione è verbale; ma che spesso lo è lo stesso mandato del cliente.
Il parere della Commissione è quindi nel senso che l’avvocato, ferma la sua eventuale responsabilità di stampo professionale nei confronti del cliente, deontologica ed anche penale per dichiarazioni false, possa farsi sostituire in udienza, conferendo incarico orale ad un Collega senz’altro onere probatorio né del conferente – che non deve necessariamente essere presente in udienza seppur al solo fine del conferimento della delega – né del delegato che non è tenuto ad esibire alcuna prova dell’incarico conferitogli diversa dall’affermazione di averlo ricevuto. Questo tenendo conto dei caratteri della funzione che esercita e dell’affidamento che di per sé genera quanto a coerenza con i valori e diritti che, rispettivamente, incarna e tutela.

Per approfondire leggi il parere Sostituzione udienza

Assicurazione obbligatoria, il prossimo venerdì la riunione con gli Ordini per individuare il percorso per adempiere all’obbligo senza penalizzare gli avvocati

Assicurazione obbligatoria: garanzie per i cittadini e condizioni vantaggiose per gli avvocati.
Sono queste le due direttrici nelle quali il CNF vuole agire per mettere in condizione gli avvocati di adempiere all’obbligo di stipulare una polizza assicurativa per eventuali danni causati nell’esercizio dell’ attività professionale (ovviamente esclusi gli esiti delle cause o procedimenti); obbligo stabilito dalla legge professionale forense (247/2013).
Come già segnalato nella Newsletter CNF n. 169, il CNF sottoporrà ai presidenti degli Ordini, delle Unioni e della Cassa, convenuti a Roma, tre ipotesi di lavoro, in attesa che il Ministero della Giustizia sciolga la riserva sul decreto che deve fissare le condizioni essenziali e i massimali minimi.

Le opzioni individuate, di cui si riportato tutti i pro e i contro, sono tre: a) previa gara europea, stipula da parte del CNF di una polizza collettiva a favore di tutti gli avvocati; b) previa gara europea, sottoscrizione di una Convenzione quadro alla quale i singoli Ordini possano rifarsi nella stipula di proprie polizze collettive; c) sottoscrizione di una o più Convenzioni per permettere ai singoli avvocati di accedere a polizze più convenienti, ovviamente su base volontaria.
Il CNF ritiene che alcune garanzie minime sono irrinunciabili qualsiasi sia la soluzione individuata insieme agli Ordini: la retroattività della polizza (a copertura di eventuali danni pregressi) e la sua ultrattività decennale.
E’ importante che nell’adempimento di tale obbligo gli Avvocati possano contare su polizze-tipo corrette nei termini delle condizioni e nei costi, e non fissate unilateralmente dalle assicurazioni; e, nel contempo, siano efficacemente satisfattive degli eventuali diritti dei cittadini/clienti/assistiti.

Riforma forense, ItaliaOggi richiama il Governo: nessun decreto ministeriale è ancora uscito dal ministero della giustizia

In un articolo pubblicato l’11 Novembre ItaliaOggi fa il punto sull’attuazione della riforma forense richiamando il Governo, che non ha ancora approvato alcuno dei regolamenti attuativi, a fare quanto necessario.

L’articolo da conto dell’attività del CNF che, nonostante il silenzio di Via Arenula, sta procedendo speditamente alla attuazione della riforma a partire dai capitoli che stanno più a cuore ai cittadini, come l’assicurazione obbligatoria a copertura di eventuali danni da esercizio della professione.

Giustizia per la crescita: il CNF partecipa a “Les assises de la justice” organizzate a Bruxelles

Valutare lo stato di avanzamento del programma Stoccolma 2010-2014 e avviare una riflessione sul futuro della integrazione giudiziaria tra gli stati membri.
Con questo spirito è stato promosso dalla nuova unità della DG Justice incaricata del monitoraggio della giustizia negli Stati membri l’appuntamento Les assises de la justice, che si terrà a Bruxelles il 21 e 22 novembre. Il CNF ha già predisposto alcuni documenti da sottoporre all’incontro, alla quale parteciperà attraverso la rappresentanza presso il Ccbe.
La Commissione europea ha auspicato la partecipazione attiva delle avvocature europee, tramite la condivisione di contributi scritti / proposte concrete, che potranno essere formulati sulla base di un “issue paper” che riguarderà l’ efficienza ed efficacia dei sistemi giudiziari; l’indipendenza della giustizialo stato di diritto/rule of law e qualità della giustizia. A questi, saranno affiancati i temi del diritto penale, civile, commerciale e amministrativo.
Certamente l’incontro sarà l’occasione anche per misurare alcune distanze che si registrano circa i criteri di misurazione dell’efficienza dei sistemi giudiziari tra la posizione della Commissione Ue e le Avvocature europee e circa le soluzioni operative da individuare.

CREDITI/ Il Difensore in Europa: il 15 novembre focus sul sistema Cedu/seminario penale

Si terrà il 15 novembre, presso la sede amministrativa del CNF, il nuovo appuntamento del ciclo dei seminari in materia penale, organizzati dalla Commissione penale del Consiglio Nazionale Forense (a partire dalle ore 10,00 con prosecuzione nel pomeriggio).
Questa volta il seminario è interamente dedicato al sistema di tutele della Convenzione europea dei diritti dell’uomo ( e Corte Strasburgo) e della Carta europea dei diritti fondamentali (e Corte di giustizia della Comunità europee).
I temi trattati nella mattina sono:
La Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà e i protocolli
La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo
La presentazione del ricorso individuale
La procedura davanti alla Corte di Strasburgo
La procedura della sentenza pilota
L'autorevolezza della sentenza della Corte
L'influenza della Cedu nel sistema penale nazionale
La raccomandazione di assicurare una restitutio in integrum
Le soluzioni creative della giurisprudenza italiana
Il nuovo caso di revisione
Relatori
Antonietta Confalonieri, avvocata
La “nuova” Legge Pinto: problemi interpretativi e profili applicativi
Giovanni Canzio, Presidente della Corte di Appello di Milano
I temi trattati nel pomeriggio sono:
Il ruolo della corte di Giustizia nell'interpretazione e applicazione del diritto dell'Unione: casi pratici
Il dialogo tra la Corte di Giustizia e i giudici nazionali: l'accesso alla giustizia in Europa
La tutela dei diritti fondamentali nell'Unione europea: ricostruzione storica
La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea: dalle origini al Trattato di Lisbona
La giurisprudenza della Corte di Giustizia
Relatori
Piero De Luca, Referendario alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Modera
Rosalinda Artese, Componente Commissione Penale del CNF
Conclude
Silverio Sica, coordinatore della Commissione Penale del CNF

Ai partecipanti saranno attribuiti n. 3 crediti formativi per seminario,
per accreditarsi inviare mail a laurasartori@consiglionazionaleforense.it

I rapporti tra processo tributario e processo penale, gli Sportelli per il cittadino, le intercettazioni:la voce dell’Avvocatura sui Media

Guida al Diritto ospita un editoriale di Antonio Damascelli, coordinatore della commissione per le problematiche tributarie, che promuove il superamento del doppio binario processo penale-processo tributario
Guida al Diritto, Dare pregiudizialità al processo tributario per superare quel difettoso dobbio binario con il penale 16_11_2013

A Varese nasce lo Sportello del cittadino sulla scia del regolamento del CNF
La Prealpina, Sportello dei diritti con avvocati volontari 11_11_2013

Come difendere il cliente dall’abuso di intercettazioni, un convegno e un libro a Udine al quale ha partecipato il consigliere segretario Mascherin
Messaggero Veneto, Intercettazioni, Udine fa scuola 11_11_2013

A cura dell’Ufficio Comunicazione e Media
in collaborazione con l’Ufficio studi

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