Proseguono gli incontri della parlamentare italiana in Nord America. Toccati i temi della funzione dei patronati all’estero, dell’efficienza della rete consolare e degli scambi commerciali Italia-Canada. Il dibattito precongressuale del PD
L’on. Francesca La Marca, dopo gli incontri avuti nei giorni scorsi in USA, dove ha partecipato all’Intercomites, al pranzo offerto dall’Ambasciatore Bisogniero in onore dei componenti dell’ufficio di Presidenza della NIAF, al Gala della stessa NIAF e all’incontro con i simpatizzanti del PD di Washington, ha dato seguito in Canada ai suoi contatti con esponenti della comunità italiana in Nord America.
Il 29 ottobre, infatti, ha partecipato alla “Grand Re-Opening of 50&PIU' ENASCO” e all’inaugurazione di un ufficio multiservizi offerto in collaborazione con l’Italian-Canadian Assistance a Vaughan, Ontario. Successivamente è stata presente al ricevimento presso la residenza del Console Generale Tullio Guma in onore del Ministro Plen. e Vice Ispettore MAE Francesco Puccio, che impegnato in una visita ispettiva ai consolati canadesi, e all’iniziativa organizzata dalla Camera di Commercio italiana dell'Ontario, dedicata alla promozione del cibo e della cucina italiani a Toronto. L’incontro, che ha avuto il significativo titolo “Buon appetito Toronto! The Impact of Italian Food in the City”, è servito a lanciare un’utile guida dei ristoranti e dei negozi nei quali è possibile trovare prodotti italiani.
L’on. La Marca, che è componente della commissione Cultura della Camera, in questo suo intenso ritorno a Toronto non ha trascurato i suoi interessi culturali e accademici. Dopo avere partecipato alla riunione della commissione dell’università di Toronto, di cui l’on. La Marca fa parte, sarà presente all’insediamento del nuovo Presidente dell’Università. Mercoledì, inoltre, presenzierà al book launch dell’ultimo romanzo “L’oceano nel pozzo” del Professor Nino Fama' (University of Waterloo), evento sponsorizzato dalla “Sicilian Cultural Society of Canada”.
La settimana di lavoro si chiuderà con la riunione di dibattito precongressuale presso il circolo del PD di Toronto, che sarà anche l’occasione per un approfondito giro d’orizzonte sulle tematiche della comunità italo-canadese dell’Ontario, la più consistente di tutto il Canada.
A margine di questi incontri, l’on. La Marca ha dichiarato: “Ho potuto osservare direttamente quanto siano preziose la presenza e l’attività dei patronati che all’estero svolgono una vera e propria funzione di segretariato sociale. Questo poi vale soprattutto quando l’impegno di assistenza è rivolto a una popolazione di origine italiana già matura ma ancora vitale e disponibile; essa spesso ha bisogno di sistemare le situazioni previdenziali di una fase della vita per aprire una nuova fase che non sempre, dal punto di vista sociale e culturale, è solo di riposo e di godimento dei diritti guadagnati con il lavoro. I patronati, per le difficoltà che i consolati incontrano a causa delle restrizioni imposte alla spesa pubblica, potrebbero utilmente integrare l’attività degli stessi consolati, solo che si desse sviluppo alla convenzione già definita da anni e dalla quale il MAE e lo Stato italiano avrebbero solo da guadagnare in termini di presenza e vicinanza alle nostre comunità”.
“A proposito di consolati – ha aggiunto l’on. La Marca – anche se il Canada non è stato toccato dall’ultima ondata di chiusure (ma un’altra se ne annuncia, riguardante una ventina di strutture…), voglio ricordare che non abbiamo mai superato il trauma della chiusura del consolato di Edmonton, dove si è scoperto uno dei giacimenti petroliferi più ricchi del mondo, la cui area, dunque, è diventata di interesse strategico per molti Paesi, tra cui l’Italia. Ci hanno sempre detto, a giustificazione della contrazione della rete consolare, che i tagli servono per risparmiare risorse da investire in realtà di interesse strategico. Ecco, questo sarebbe un bell’esempio di lungimiranza e di attenzione per gli interessi nazionali. Che l’Italia abbia tutto da guadagnare in un rapporto attivo con la comunità italo-canadese è dimostrato non solo dalla recente visita del Presidente Letta, che proprio in Canada ha presentato la prima idea di “Destinazione Italia”, ma anche da iniziative come quella di promozione dei prodotti e della cucina italiana da parte della Camera di Commercio di Toronto, ai cui responsabili voglio rivolgere il mio plauso e il mio ringraziamento”.