Io del Pd (dal punto di vista ideologico e, per chiarezza, non da tesserato), non ho una buona considerazione su questa compagine politica. Anche bellunese. E ciò, da almeno 20-30 anni. E spiego il perché in due parole.
Le iniziative di questo partito, pur avendo esse una buona valenza riconducibile a quei seri personaggi che l’hanno fondato, non ha mai fatto onore ai suoi fondatori. Che nei vari consessi di questo partito, a parte le poche eccezioni, si siano sempre “intrufolati” soggetti che non avevano né arte né parte non è mistero, così come si deve aver il coraggio di affermare che in questo “intrufolamento” non si sono mai viste delle…aquile quanto ad intelligenza, ma personaggi che hanno cavalcato la politica della “pacca sulla spalla” per fare numero in sede elettorale. Non si può neanche dire che ciò sia un retaggio delle abitudini della vecchia D.C., o anche di altri vecchi partiti come il PCI, il PSI ecc.ecc., in quanto, tutto si può dire, tranne che, nella loro ideologia questi ultimi non siano stati dei soggetti seri. Ricordiamo i De Gasperi, i Togliatti, i Saragat, lo stesso Almirante per il MSI.
Detto questo, c’è da chiedersi se le cose siano migliorate. A mio avviso, stanno peggiorando di ora in ora, come si evince molto chiaramente dalle lotte intestine fra i vari Renzi, Cuperlo, Civati, Pitella ed altri, i quali, in questo momento, chi più chi meno onestamente, stanno solo creando le condizioni per perdere. Come è successo nelle precedenti edizioni. Infatti, essi stanno offrendo agli avversari un massiccio materiale bituminoso mirato ad “asfaltarli”, tanto per usare un verbo di moda recente.
Ho una massima che ogni tanto rispolvero dal mio cassetto e che si attaglia perfettamente a questo tipo di politica. Eccola : “
…..quando la politica, ma anche il sindacato, diventano uno strumento volto a sostituire gli insuccessi del singolo individuo nei vari contesti della vita sociale, o peggio, quando questi strumenti vengono usati per delegittimare gli altri ai fini di un proprio tornaconto, allora anche la democrazia esprime concettualmente ed operativamente il significato nefasto della dittatura….., conservandone indebitamente il nome
(30 marzo 2006 Arnaldo De Porti)
ARNALDO DE PORTI
