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COMITATO SOS GIARDINO BELLINI. CATANIA: LA REGIONE VUOLE ELIMINARE UN SOPRINTENDETE SCOMODO

Il Comitato SOS Giardino Bellini esprime il proprio disappunto per la soppressione istituzionale della Sovrintendente ai Beni Culturali di Catania, dottoressa Greco, a vantaggio niente di meno di una ex dirigente della stessa Sovrintendenza premiata per la prima volta a tale incarico, così come altri, proprio dall’ex Governo Lombardo a Sovrintendente della provincia di Enna. Ex dirigente che con il parere positivo alla variante del gennaio 2010 ( variante rimasta ‘sconosciuta’, oltre ad essere emanata dopo oltre un anno ottobre 2008, da quello che doveva essere la fine dei lavori alla Villa Bellini) decretò, alla faccia del Codice sui beni culturali e paesaggistici, la devastazione della collina sud e di parte del lato ovest della stessa oggi ridotta in misere condizioni. Non solo, ma la stessa ex dirigente avrebbe contribuito ad affossare, trincerandosi dietro a giustificazioni di natura tecnica, all’imposizione così come richiesta, e reiterata, dal Coordinamento per la salvaguardia della villa, di uno specifico decreto di salvaguardia e di immodificabilità assoluta del Giardino Bellini che forse l’avrebbe salvato dalle ruspe devastatrici. Ecco perché il Comitato chiede a gran voce, anche in quanto non giustificato da alcun punto di vista che la dottoressa Greco resti soprintendente ai Beni Culturali di Catania anche perché (oltre al fatto che non è stata interpellata ancora oggi, a tre anni di distanza, ad esprimere il parere sulla presunta e compatibile fine dei lavori alla villa Bellini come suo compito istituzionale), e forse sarebbe a nostro avviso questo uno dei veri motivi della soppressione istituzionale della Sovrintendete, ha in itinere il piano paesaggistico degli ambiti provinciali , così come ha fatto a Ragusa quando ricopriva il ruolo di Sovrintendete, e per questo criticata aspramente perché toccava gli interessi dei potenti feudatari e da quello dei politici di tutta la provincia (tutti i Sindaci dei Comuni della provincia ragusana guarda caso si scherano contro, sia di destra che di sinistra, ma furono definitivamente bocciati dal Consiglio di Giustizia Amministrativo che validò il Piano) come presumiamo stava per accadere a Catania con la presentazione del Piano paesaggistico, per non parlare del raddoppio ferroviario, del piano regolatore, del PUA (questo progettato da privati e deliberato da Giunta e Consiglio grazie proprio, altro sospetto, all’assenza del Piano paesistico) e così via . Ecco perché si sceglie come sempre, a nostro avviso, in modo del tutto illegittimo e ingiustificato di ‘azzittire’ (come fecero qualche anno fa con l’altra Sovrintendente da parte sempre del governo Lombardo perché si oppose al raddoppio ferroviario sotto il centro storico) chi può, con competenza e comprovato rispetto verso i beni culturali e paesaggistici, creare possibili problemi a Sindaci, politici e poteri forti.

IL COMITATO SOS GIARDINO BELLINI

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