Site icon archivio di politicamentecorretto.com

A Bologna filmano e deridono un compagno tredicenne in difficoltà , la Cinti commenta

A Bologna filmano e deridono un compagno tredicenne in difficoltà, la Cinti commenta

La responsabile dell' Italia Dei Diritti per l' Emilia Romagna: “Fragilità caratteriali messe al centro di un gioco perverso, reiterato e violento, che nel tempo è andato minando la serenità del ragazzino, già provato da anni di sofferenze e contemporanei tentativi di miglioramento con l' aiuto prezioso di genitori e personale medico specialistico. Un lavoro duro ed un cammino certamente lento di recupero, i cui effetti si sono parzialmente e momentaneamente visti, ma che purtroppo hanno subito e potranno subire anche in futuro un pesante contraccolpo”

Bologna, 26 ottobre 2013 – Secondo la famiglia della giovane vittima, il cui nome di fantasia è Kevin, tutto è accaduto alla presenza dell' insegnante che, secondo l' opinione della madre del ragazzo, “era presente, ha visto il contenuto del filmato e ha ritenuto che fosse tutto ok, distraendosi a parlare con una collega”. Quel che è certo, è che il tredicenne bolognese, dal giorno dell' accaduto non intende più tornare in classe, soprattutto dopo che, al suo ritorno in aula mercoledì, i suoi compagni hanno nuovamente tentato di proiettare il video nel quale si vede che la vittima cade dalla bici e si fa male. Da quanto si è appreso, è stato un suo compagno – dopo averlo invitato insieme ad altri ad uscire – ad averlo filmato mentre un altro membro del gruppo lo faceva salire sulla bicicletta e a tutta velocità cominciava a sgommare. Nonostante il tredicenne abbia tentato di divincolarsi e scendere, alla fine è soltanto caduto mentre gli altri ridevano e filmavano l' evento, in seguito caricato su Youtube con il titolo: “Sfigato cade dalla bici”. Tale filmato è stato recentemente rimosso, ma resta il fatto che i genitori dell' adolescente hanno deciso di rivolgersi alla Polizia Postale per denunciare quanto avvenuto e fare chiarezza, pur avendo dichiarato di non essere “in cerca di responsabili”, bensì bisognosi di essere finalmente ascoltati. Di fatto, Kevin è un ragazzino privo di difficoltà nell' apprendimento, ma fragile e dotato di una bassa autostima. Per tale ragione, dall' età di 8 anni è seguito dall' Ausl. Come riportato nel referto medico, le sue problematiche si manifestano soprattutto in ambito scolastico e, nonostante lievi miglioramenti registrati durante le elementari con il trasferimento in una nuova abitazione e in un ambiente scolastico diverso e meno ostile, i problemi si sono ripresentati alle medie, dove si son spesso manifestati liti con i compagni e forti incomprensioni con i Docenti, tanto che la neuropsichiatra che ha seguito il caso ha affermato: “Kevin racconta frequenti episodi di vomito, insonnia e facilità al pianto che collega a fatti avvenuti a scuola, che continuano a tornargli in mente”.

Luana Cinti, esponente del movimento Italia Dei Diritti presieduto da Antonello De Pierro e responsabile per l' Emilia Romagna, al riguardo ha affermato: ” Un fatto tristissimo, che ruota intorno all'attacco psicologico, all' aggressione nei confronti delle debolezze interiori – precedentemente appurate – di un compagno di classe, percepite come elemento disturbante sul quale fare leva per instaurare dinamiche al limite del sadismo e poste in essere per il divertimento fine a se stesso, ma nel contempo distruttivo per la vittima. Fragilità caratteriali messe al centro di un gioco perverso, reiterato e violento, che nel tempo è andato minando la serenità del ragazzino, già provato da anni di sofferenze e contemporanei tentativi di miglioramento con l' aiuto prezioso di genitori e personale medico specialistico. Un lavoro duro ed un cammino certamente lento di recupero, i cui effetti si sono parzialmente e momentaneamente visti, ma che purtroppo hanno subito e potranno subire anche in futuro un pesante contraccolpo. Fatti come questo sono un esempio doloroso e lampante di bullismo, probabilmente non tenuto d' occhio in maniera adeguata sin dall' inizio e nel suo evolversi, pertanto il dovere innanzitutto della Scuola, attraverso l' attenta vigilanza del Dirigente, e in accordo con la famiglia, continuano ad essere indispensabili in ciascuna realtà scolastica nazionale. La collaborazione in tutto ciò è fondamentale, come del resto è imprescindibile la necessità di ascoltare e valutare con la dovuta attenzione anche piccoli segnali di disagio espressi dai ragazzi, con l' obiettivo di ostacolare e disinnescare sul nascere l' insorgere di atteggiamenti potenzialmente lesivi del benessere psicologico di un alunno, di fatti diretto protagonista di un delicato percorso di formazione e crescita che deve poter procedere in maniera positiva, all' interno di un ambiente mai ostile o ancor peggio pericoloso. A tal proposito, vanno riconosciute e mantenute risorse destinate ad incentivare attività e progetti concreti presso i singoli Istituti, focalizzati sul tema della socializzazione nei diversi ambiti, della corretta convivenza attraverso buone pratiche ed abitudini, ma anche del rispetto di tutte le diversità. Dunque l' informazione e la formazione, anche attraverso specifici laboratori tematici, vanno incoraggiati e promossi, in accordo e in diretto collegamento col mutare delle dinamiche relazionali tra le nuove generazioni”.

Ufficio Stampa Italia Dei Diritti Emilia Romagna
italiadeidiritti@yahoo.it
http:/www.italiadeidiritti.it

Exit mobile version