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Indulto

Sabato pomeriggio, alla Fiera di Levante di Bari, nel discorso di apertura alla propria campagna elettorale per la carica di segretario del suo partito, il PD, Matteo Renzi ha detto che sarebbe un autogol approvare un nuovo indulto – amnistia. In particolare il sindaco di Firenze, intervistato domenica pomeriggio dalla giornalista Lucia Annunziata per la trasmissione televisiva “Mezz’ora”, è entrato nel merito e ha detto che non è serio, educativo e responsabile un nuovo indulto – amnistia appena sette anni dopo l’ultimo atto di clemenza. Il problema, a suo giudizio, è di sostanza. Per Matteo Renzi, bisogna riformare la giustizia e identifica la Bossi – Fini e la Fini – Giovanardi come le leggi responsabili del sovraffollamento dei carceri. Ma le affermazioni del sindaco di Firenze non sono piaciute ai ministri del governo di Enrico Letta. In particolar modo al ministro dello sviluppo produttivo Flavio Zanonato, sostenitore dell’indulto – amnistia, che ha accusato Matteo Renzi di populismo, demagogismo e di seguire i sondaggi. D’altra parte per l’istituto demoscopico Ispo, il 71% degli intervistati sono contrari all’indulto e amnistia, 27% favorevoli e 2% non sa rispondere. In effetti entrambe le posizioni riportate non affrontano il problema alla radice. La maggior parte della popolazione carceraria è costituita da detenuti in attesa di giudizio e l’attesa può durare anche anni. “Lo svuota carceri” non risolve nulla se non si pone mano ad una riforma della giustizia.

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