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CATANIA: SOLO IL PORTA A PORTA NON FA DISCRIMINAZIONI E DIMEZZEREBBE LA TARES PER TUTTI

Nella raccolta differenziata il Comune non deve fare alcuna discriminazione tra cittdaini che conferiscono il materiale da riciclare nei cassonetti e campane posti in alcune parti della città (pochissimi e spesso in cattivo stato) e coloro che dovrebbero consegnare i rifiuti differenziati nell’isola ecologica di Picanello (o a quella di Nesima, quando sarà rimessa a posto, ovviamente a nostre spese, dopo essere stata abbandonata a se stessa). Tutti coloro che con qualche sacrificio e con molto spirito di collaborazione civico-ecologista da anni, da quando sono stati posti i contenitori per la differenziata in città, si impegnano giornalmente a separare i ‘rifiuti’ per poi inserirli nei cassonetti specifici, hanno anche loro il sacro diritto di essere considerati alla stregua di coloro (si spera tanti ma, purtroppo, l’esperienze passate e attuali fanno ben poco sperare) che legittimamente facendo risparmiare l’Amministrazione hanno anche loro il sacrosanto diritto di vedersi la loro TARES scontata (si trovi la formula più appropriata). E’ ovvio, vista la perdente esperienza di una raccolta differenziata (a Catania siamo tra le ultime città capoluogo italiane, al 9%, distante ‘anni luce’ dal 65% del totale previsto dalla legge) ad isole ecologiche (da utilizzare principalmente per i rifiuti ingombranti e per quelli inquinanti, liquidi e solidi) e a contenitori colorati per strada che tale tipo di raccolta differenziata, così come peraltro prevede la legge in vigore , si deve espletare in modo capillare con il cosiddetto ‘porta a porta’ e condominio per condominio. Tale pacifico modo di raccolta differenziata non solo farebbe risparmiare all’Amministrazione milioni di euro l’anno, tra una diminuzione dei costi di smaltimento in discarica e il guadagno per i materiali differenziati raccolti e venduti alle industrie di trasformazione e riuso, ma inoltre garantirebbe a tutti i cittadini e a tutte le famiglie catanesi una cospicua diminuzione della tassa sulla spazzatura e servizi (TARES) premiando in tal modo indistintamente tutte le famiglie, anche perchè tutti sarebbero obbligati a differenziare i loro rifiuti, fino, e questo (è lo scopo prioritario) ad arrivare alla eliminazione dei rifiuti in quanto tali trasformandoli, come peraltro sono, in risorsa (aspetto che ovviamente dovrebbe coinvolgere chi i rifiuti li genera moltiplicandoli a monte dei consumatori finali). Solo la raccolta differenziata ‘porta a porta’, che peraltro si autofinanzia oltre che a portare risorse economiche nelle casse del Comune, può garantire una reale raccolta differenziata nel rispetto della legislazione vigente; gli altri surrogati sono solo perdite di tempo e di denaro pubblico.

Alfio Lisi

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