“Violando i principi del giusto processo e della irretroattività della legge penale si é creato un gravissimo precedente che mina profondamente la storia democratica del Paese e lo stato di diritto.
La decisione di una Giunta la cui maggioranza dei componenti già aveva votato con chiare e molteplici dichiarazioni alla stampa, era del tutto prevedibile. Addirittura si é assistito a insulti in diretta nei confronti del Presidente Berlusconi da parte di uno dei componenti della Giunta che avrebbe dovuto non solo essere, ma anche apparire imparziale. Tanta era la fretta che non si é voluto né investire la Giunta per il regolamento né inviare gli atti alla Corte Costituzionale ne’ alla Corte di Lussemburgo né attendere la decisione del ricorso a Strasburgo. Vi era evidentemente il timore che altri organismi potessero emanare statuizioni che modificassero la decisione già assunta”.