Site icon archivio di politicamentecorretto.com

PER L’ITALIA

Data la situazione, ci sembra saggio meglio puntualizzare i fatti di casa nostra. Questo convincimento va ben oltre l’asettica notizia che abbiamo, da sempre, fatta nostra. Agli albori del 2013 avevamo elaborato previsioni poco ottimistiche sull’evoluzione dell’anno in corso; ora ci siamo resi conto che il nostro non era pessimismo. Siamo consci del realismo che ci circonda su tutti i fronti. Viviamo un processo di progressivo sgretolamento delle stesse strutture dello Stato. Si polemizza su tutto e non sempre a ragione. Del resto, nessuno s’è assunta la responsabilità politica d’aver lanciato la prima pietra. Dietro la recessione c’è un sistema che doveva essere rivisitato da tempo. Insomma, parallelamente ad un’Italia che cerca d’uscire dalla crisi, esiste un Paese dell’inganno. Con la premessa che anche l’onestà non può essere identificata su un unico fronte. Troppo spesso, le ingerenze politiche si fanno sentire non poco. Tutto questo ci ha fatto pensare. Mentre l'UE continua ad allargarsi, l’Italia è rimasta “indietro”. Gli italiani avranno la loro parte di responsabilità; ma è la rappresentatività che dovrebbe essere messa maggiormente in luce. Perché, ora, proprio non la vediamo. Mentre il Parlamento vegeta, il Potere Esecutivo è scosso dai problemi che sono sempre gli stessi. Intanto, il Paese continua il suo regresso e di crisi economica si può anche morire. Pur se non solo fisicamente. Dopo tanto vociare, ci sono sempre troppi interrogativi ai quali non si è risposto. Troppe prese di posizione che non hanno portato a nulla. Non a caso, si cercano nuovi volti da schierare nello scacchiere dei partiti. Di fatto, però, non se ne trovano. I pochi che emergono sembrano contesi dai movimenti che li hanno generati. Dall’estero, credono meno in una nostra prossima ripresa. I giudizi benevoli non rinfrancano più nessuno. Vendere “fumo” resta un merito innegabile del nostro sistema che tutti vorrebbero cambiare, ma senza prospettive per riuscirci. Del resto, come si potrebbe fare? Ogni Esecutivo manifesta buoni propositi che, col tempo, non possono essere mantenuti. Mentre il carico impositivo non solo è favorito, ma anche incrementato. Il Carrozzone della politica nazionale è fatiscente. I suoi occupanti se lo tengono anche così. Non a caso, con la politica c’è chi vive e ci vive bene. Se il Bel Paese c’è, ci sarà, con una filosofia pacchiana, anche dopo. E’ altresì una questione di dignità che, pur se smarrita, potrebbe essere recuperata. Non ci sono vie mediane: l’Italia merita quella dignità che troppi politici sono stati in grado di divellere. Ora ci si muova con il raziocinio e la coerenza d’uomini affrancati per il bene dell’Italia.

Giorgio Brignola

Exit mobile version