Il 9 novembre, a sei mesi di distanza dall’incendio del 4 marzo scorso che ha quasi interamente distrutto il complesso della Science Center, la Città della Scienza riapre ufficialmente al pubblico con 27esima edizione di Futuro Remoto. Manifestazione alla quale il polo di ricerca e di divulgazione scientifica di Napoli ha da anni associato il suo nome. Il tema di Futuro Remoto sarà il cervello e gli studi nel campo delle neuroscienze. Una significativa mostra interattiva di grande valore divulgativo racconterà il più complesso e affascinante organo del corpo umano: come funziona, cosa ha in comune con quello di altre creature, come si sviluppa nel corso della vita, cosa succede se si ammala e quali sono le più diffuse malattie e disfunzioni, come determina percezione, memoria e apprendimento, coscienza, attenzione, sogni. Da sabato 9 novembre sarà possibile camminare all'interno di un modello del cervello e vedere la sua attività elettrochimica rappresentata come una tempesta di fulmini; sperimentare come il cervello controlla i riflessi e l'equilibrio; esplorare i meccanismi del sonno giocando con un videogame che mostra come il sonno 'ricarica le batterie' dell'uomo; provare attraverso la realtà virtuale la sindrome dell'arto fantasma. Ad inaugurare la XVII edizione della manifestazione sarà Richard Walker, dello Human Brain Project europeo, che terrà una conferenza sul progetto che prevede la realizzazione di un supercomputer capace di riprodurre le funzioni principali del cervello: pensare, provare emozioni, rispondere a stimoli esterni. La manifestazione proseguirà per diversi giorni. Attraverso questa storica manifestazione, la Città della Scienza si riappropria del proprio spazio e del proprio ruolo.