Quando la merda assume sembianze umane

In fondo, diciamo la verità, alle volte ci si mette anche il destino avverso. Era felice, il pilota Grigoletto: due donne con le quali fare l’amore, la moglie a casa e l’amante in ufficio. Ovviamente i figli si fanno con la moglie, e non con l’amante. Questa è la regola perché tutto fili meravigliosamente liscio. Ed ecco il destino che improvvisamente si accanisce contro il povero aviatore felice: l’amante aspetta un bambino, e magari lo vuole quel bambino, neppure ci pensa da abortire, e magari vorrebbe anche che il pilota (adesso infelice) lasciasse la moglie. Come risolvere il problema, se non uccidendo l’amante e il piccolo che porta in grembo? La strangola. E’ forte e coraggioso, il pilota. Dopo averla strangolata, le apre la bocca come se fosse una bestia morta, tenta di mandarle giù per la gola acido muriatico, ma non va bene e tenta con il gas. E’ forte e coraggioso, il pilota. Brucia anche dei giornali. Ma la scena del suicidio non gli viene bene. E’ forte e coraggioso, un po’ come Parolisi, ve lo ricordate? Forti, coraggiosi e un po’ stupidi. Violenti e ottusi. Uomini di merda. La domanda che alle volte mi faccio con angoscia, è quanti uomini di merda esistono che non commettono reati perché non gliene capita l’occasione, o per paura, o per convenienza. Per quanti uomini la vita altrui, compresa quella di persone che hanno baciato ed abbracciato, compresa quella di un bambino ancora in grembo alla madre, conta meno che niente. Quanta merda ci circonda?

Carmelo Dini

P.S. Ovviamente, per quanto riguarda il pilota, come non detto se è innocente.

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