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Ignoranza o mala fede di qualche cattolico

Ogni tanto qualche cattolico ignorante del Vangelo, per giustificare le enormi ricchezze accumulate dalla Chiesa, che lo stesso buon papa Francesco ha mostrato di non approvare, cita erroneamente, strumentalizzandolo, l’episodio bellissimo dell’Unzione di Betania, senza rendersi conto di contraddire Gesù. Il Signore, infatti, non si stanca di predicare: “Non vi affannate ad accumulare tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano… Accumulatevi tesori in cielo… “ (Mt 6, 19 – 20); “Ma, guai a voi che siete ricchi… “ (Lc 6, 24); “E’ più facile che una fune entri per la cruna di un ago, che un ricco nel regno di Dio” (Mt 19, 24). Ma troppe sono le volte in cui Gesù raccomanda di stare lontano da mammona. A Betania una donna versa un vaso di prezioso profumo sul capo di Gesù, suscitando l'indignazione degli apostoli: “A che tanto spreco? Il profumo poteva vendersi molto caro e dare il prezzo ai poveri”. E Gesù:”Perché date noia a questa donna? Ella ha fatto un'opera buona verso di me. I poveri, infatti, li avete sempre con voi, me invece non sempre mi avrete. Poiché essa, spargendo questo profumo sul mio corpo, lo ha fatto per la mia sepoltura”. Ora, Gesù non dice che l'osservazione degli apostoli sia sbagliata, ma ricorda loro che non è opportuna in quell’occasione, giacché lo spreco è fatto in vista del suo sacrificio; in vista di un evento unico, eccezionale. Il che significa che anche lo “spreco” è unico ed eccezionale. Solo per ignoranza o per male fede si può affermare che le ricchezze accumulate dalla Chiesa siano dedicate al sacrificio di Cristo.

Renato Pierri

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