CHUNGJU, 27 agosto 2013 – A Chiungju, in Corea del Sud, dove è in corso il Campionato del Mondo assoluto, pesi leggeri e para-rowing, l’Italia, iscritta con 22 barche, è ancora in corsa verso il mondiale in 21 specialità. I numeri per gli azzurri sono: 9 barche olimpiche in semifinale (6 maschili e 3 femminili), 9 barche già in finale (tre barche olimpiche: 1 femminile, 2 para-rowing. 6 barche non olimpiche: 4 maschili e 2 femminili). Domani una barca non olimpica, il singolo pesi leggeri, disputerà i quarti di finale, mentre due barche olimpiche, l’otto maschile e quello femminile, disputeranno gli ultimi recuperi. Solo il singolo femminile pesi leggeri disputerà le finali di consolazione.
Sempre domani si disputeranno le prime finali che assegneranno le medaglie nel para-rowing, il canottaggio per diversamente abili, nelle quali sono impegnati il singolo AS maschile, di Fabrizio Caselli (SC Firenze), e il quattro con LTA Misto di Paola Protopapa – campionessa Paralimpica 2008 –, Lucilla Aglioti, Tommaso Schettino (CC Aniene), Omar Airolo (Canottieri Gavirate) e il timoniere Giuseppe Di Capua (CN Stabia) che, dopo diciassette anni e dopo aver timonato il due con dei Fratelli Abbagnale in quattro Olimpiadi, è tornato al timone chiamato dal suo capovoga Giuseppe Abbagnale, attuale Presidente della Federazione Italiana Canottaggio. A tal proposito il Presidente, a solo otto mesi dall’insediamento del direttore tecnico Giuseppe La Mura, afferma che: “Continuiamo ad essere moderatamente soddisfatti, ma siamo solo all’inizio di questo mondiale molto difficile e competitivo durante il quale stiamo valutando le diverse formazioni nelle barche che intendiamo portare avanti fino alle qualificazioni olimpiche del 2015”.
Seguirà comunicato dettagliato.
Nella foto (© Canottaggio.org – ph mimmo perna): il quattro di coppia senior femminile
LEGENDA PARA-ROWING
LTA (LEGS–TRUNK–ARMS): l’atleta utilizza tutto il corpo: gambe, tronco e braccia. Appartengono a questa categoria atleti ed atlete non vedenti, amputati ad un arto o con altre minime disabilità fisiche.
AS (ARMS-SHOULDERS): l’atleta utilizza solo le braccia e le spalle. Appartengono a questa categoria tutti gli atleti e le atlete che hanno subito lesioni alla colonna vertebrale e compromesso l’uso delle gambe e del tronco.