LA DECAPITAZIONE DI UN CANE E IL LIVELLO DEGRADO CIVILE

L’uccisione e la decapitazione, per vile e mafiosa vendetta , di un cane avvenuta a Biancavilla (così come per tutti quelli che rappresentano la parte più debole e indifesa di una società) non è che l’ennesima dimostrazione del livello di degrado umano e morale che da anni attanaglia le nostre città in molti aspetti dei rapporti tra cittadini. E’ ovvio, almeno chi ha un minimo di coscienza civile e democratica, che non bastano gli slogan (che dimostrano spesso l’impotenza culturale e strutturale delle Istituzioni pubbliche) per tentare di cambiare profondamente il senso civico di ogni cittadino, ma si deve andare in profondità nelle viscere della società, a qualsiasi livello (e soprattutto dalla scuola dell’infanzia in poi). Non è solo l’abbandono e il conseguente degrado territoriale che formare ‘mostri’ ma soprattutto, a mio avviso, il perbenismo ipocrita di chi sta rinchiuso nel proprio privato e di fatto se ne frega di tutto e di tutti. Tutti, dico tutti noi, abbiamo l’obbligo morale e civico di contribuire a cambiare lo stato di fatto e migliorare giorno dopo giorno il modo di vedere e di sentire la città in cui si vive, il proprio quartiere, la propria strada, il proprio condominio, anche perchè è lì, in tali luoghi, che i cittadini si trovano a convivere e a socializzare e dunque dove si devono mettere le basi per diventare una società a misura di umanità che rispetti l’altro in modo olistico, e tra questi i nostri animali d’affezione, e ogni altra forma di vita..

Alfio Lisi

Freegreensicilia

Catania

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