CI VUOLE DEONTOLOGIA PROFESSIONALE ED ONESTA’ INTELLETTUALE IN CAPO AL GIORNALISTA
Da giornalista, faccio davvero fatica ad immaginare che il dott. Esposito, Presidente della Cassazione che ha letto la sentenza sul signor B., abbia fatto le dichiarazioni che gli vengono attribuite dal direttore del “Mattino”, con riferimento alla suddetta sentenza. Se così fosse davvero, ci troveremo di fronte ad un vero analfabetismo giudiziario.
Sono più convinto sul fatto che Alessandro Barbano, Direttore del Mattino di Napoli, abbia invece forzatamente elaborato la notizia al punto da trasformarla in uno scoop riveniente, tra l’altro, da una manipolazione davvero tanto infelice quanto inopportuna. Ne è prova che le giustificazioni e le prove addotte dal predetto direttore del Mattino durante la trasmissione “In Onda” di Telese, su La7, sono apparse poco chiare, confuse ed un tantino raffazzonate al punto da non far capire niente ai telespettatori, e neanche allo scrivente.
Telese ha cercato di difendere la categoria, ma anche in lui, è stato notato un certo imbarazzo riconducibile a tante parole dette da Barbano che, in fin della fiera, non hanno detto niente.
Ora la Magistratura farebbe bene ad indagare su questo, ma anche su tanti altri manipolatori di notizie false ed inventate, soprattutto da parte dei giornali del “padrone”, signor B, perché a mio avviso, tutto ciò non risponde ad etica e nemmeno a deontologia professionale in quanto, così facendo, si inganna la gente. E l’inganno è contemplato dal codice !
Che poi il dott. Esposito abbia detto una parola in più, questo è un peccato veniale rispetto alle balle costruite allo scopo, di volta in volta, da certi quotidiani di proprietà appunto del sig. B.
Mi meraviglia che gli ordini professionali non siano mai intervenuti a questo proposito.
ARNALDO DE PORTI
