Importante passo avanti sulla definizione dei nuovi parametri forensi per la liquidazione giudiziale dei compensi degli avvocati, nel rispetto della legge 247/2012 (riforma dell’ordinamento professionale).
Accogliendo prontamente la richiesta avanzata dal consigliere segretario Andrea Mascherin con la Newsletter n. 159 di giovedì scorso, il capo dell’Ufficio legislativo Domenico Carcano e il vicecapo Paolo Porreca, hanno incontrato oggi presso il Ministero della Giustizia Mascherin e il consigliere coordinatore della commissione Parametri Aldo Morlino, accompagnati dal consigliere giuridico del Ministro Cancellieri, Chiara Mancini.
In apertura Morlino ha ripercorso i tratti essenziali della proposta del CNF, inoltrata al Ministero lo scorso 24 maggio, sottolineandone la rispondenza ai principi costituzionali dell’equo compenso e a quelli comunitari di trasparenza e semplificazione a vantaggio dei cittadini.
Il responsabile dell’Ufficio legislativo Carcano ha affermato che il lavoro è in dirittura di arrivo e verrà terminato entro i primi giorni di settembre.
Rispondendo a una precisa richiesta di Mascherin, ha inoltre confermato che il progetto ministeriale rispetta sostanzialmente l’impostazione e la struttura della proposta CNF.
A chiusura dell’incontro Mascherin e Morlino hanno rappresentato al presidente Carcano l’apprezzamento per la pronta disponibilità del Ministro Cancellieri, cui augurano una rapida guarigione.
Commentando l’esito, Mascherin dichiara: “Incontro sicuramente positivo in quanto è emerso un preciso impegno degli uffici ministeriali a concludere in tempi brevi l’iter di messa a punto del decreto. Il rispetto della struttura proposta dal CNF è un importante riconoscimento del ruolo dell’avvocato da parte del Ministero. Naturalmente da parte nostra nel mese di agosto coltiveremo i contatti in pieno spirito collaborativo per la rapida approvazione del decreto, che non è più procrastinabile. Contiamo di poter al più presto incontrare il Ministro per la formalizzazione dei parametri e per attivare così un dialogo concreto e operativo nell’interesse del sistema giustizia”.
ANSA Giustizia: Cnf, importante passo avanti su compensi avvocati Incontro a ministero, a primi settembre terminerà lavoro
(ANSA) – ROMA, 6 AGO – C'è un ''importante passo avanti'' sulla definizione dei nuovi parametri forensi per la liquidazione giudiziale dei compensi degli avvocati, nel rispetto della riforma dell'ordinamento professionale.
A segnalarlo è il Consiglio nazionale forense, i cui vertici sono stati ricevuti dal capo dell'Ufficio legislativo Domenico Carcano e dal vicecapo Paolo Porreca.
''Carcano ha affermato che il lavoro è in dirittura di arrivo e verrà terminato entro i primi giorni di settembre'' e ha inoltre ''confermato che il progetto ministeriale rispetta sostanzialmente l'impostazione e la struttura della proposta Cnf''.
Si è trattato di un ''incontro sicuramente positivo in quanto è emerso un preciso impegno degli uffici ministeriali a concludere in tempi brevi l'iter di messa a punto del decreto- ha detto al termine il segretario del Cnf Andrea Mascherin- Il rispetto della struttura proposta dal CNF è un importante riconoscimento del ruolo dell'avvocato da parte del Ministero. Naturalmente da parte nostra nel mese di agosto coltiveremo i contatti in pieno spirito collaborativo per la rapida approvazione del decreto, che non è più procrastinabile. Contiamo di poter al più presto incontrare il Ministro per la formalizzazione dei parametri e per attivare così un dialogo concreto e operativo nell'interesse del sistema giustizia”. (ANSA).
Consigli distrettuali di disciplina: terzietà e parità di genere nei nuovi giudici disciplinari
Il Consiglio Nazionale Forense ha approvato in via preliminare, nella seduta amministrativa straordinaria di martedì 30 luglio scorso, la bozza di regolamento che disciplina il sistema elettorale dei Consigli distrettuali di disciplina (CDD), i nuovi organi previsti dalla legge professionale, competenti a giudicare gli iscritti.
La bozza è stata inviata mercoledì 31 luglio ai Consigli dell’Ordine, alle Unioni forensi regionali, alla Cassa, all’Oua e alle Associazioni forensi, per loro necessarie osservazioni e/o proposte di modifica in vista dell’approvazione definitiva. La consultazione avverrà via internet e il termine scadrà il 15 novembre prossimo.
Il nuovo sistema disciplinare disegnato dalla legge 247/2012, con la previsione di organismi di livello distrettuale, realizza il principio della terzietà del giudice disciplinare rispetto agli iscritti, valorizzando tuttavia l’attività e la conoscenza acquisita dei Consigli dell’Ordine circondariali.
Secondo principio innovativo è la separatezza tra le funzioni giudicanti e le funzioni istruttorie, che si realizzerà pienamente con il regolamento sul procedimento disciplinare, in fase avanzata di elaborazione da parte del plenum.
I due regolamenti entreranno in vigore il 1 gennaio 2015.
In sintesi, la bozza di regolamento stabilisce che i CDD siano formati con un numero di consiglieri pari a 1/3 dei componenti dei Consigli dell’Ordine di distretto; questi ultimi costituiscono la base elettorale.
Importante il sistema delle incompatibilità per evitare qualsiasi sovrapposizione con i Coa e con il CNF: la carica di consigliere del CDD è incompatibile con la carica ad entrambi gli altri organismi dell’avvocatura.
Ogni elettore potrà eleggere esclusivamente gli iscritti al proprio albo.
Ciascun iscritto potrà candidarsi, a condizione che abbia una anzianità di iscrizione di almeno cinque anni e non abbia subito condanne disciplinari superiori all’avvertimento.
Le operazioni elettorali dovranno svolgersi contestualmente in tutto il distretto sotto la direzione/gestione del presidente del Coa distrettuale.
La scheda elettorale conterrà tutti i nomi dei candidati e sarà possibile spromere preferenza per non oltre i 2/3 degli eligendi, pena la nullità della scheda.
Risulteranno eletti coloro che hanno raggiunto il maggiori numero di voti. In caso di parità, valgono la anzianità di iscrizione all’albo e l’anzianità anagrafica.
Il regolamento realizza il principio costituzionale, ribadito nella legge professionale, della rappresentanza di genere: le elezioni sono nulle se a livello distrettuale quest’ultima non sarà garantita.
Decreto “del fare”, il Senato sopprime la norma sulla motivazione breve della sentenza civile
Bene la soppressione della norma sulla semplificazione della motivazione delle sentenze civili, approvata dalle commissioni affari costituzionali e bilancio del Senato nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione del decreto legge “del fare” (dl 69/2013).
Il provvedimento (AS 974) è stato licenziato ieri notte dalle commissioni ed è immediatamente approdato in aula, che ne ha iniziato stamattina l’esame. Sono peraltro già stati presentati circa 700 emendamenti. Ed al momento non si parla di fiducia.
L’aula di palazzo Madama dovrà concludere i lavori in modo da consentire una seconda navetta con la Camera, che entro il 9 agosto deve approvare definitivamente la legge di conversione.
Le commissioni hanno apportato alcune modifiche al titolo III del decreto, recante Misure per l'efficienza del sistema giudiziario e la definizione del contenzioso civile.
Con un emendamento del presidente della commissione bilancio Azzollini (Pdl) è stata soppressa la norma che mirava a semplificare la motivazione delle sentenze civili con il rischio, più volte sottolineato dal CNF, di incidere negativamente sul diritto all’impugnazione. In merito al procedimento di divisione dei beni a domanda congiunta delle parti si ribadisce la necessità che rimanga inalterato il testo così come approvato dalla Camera dei deputati che attribuisce agli avvocati piena competenza nel corso dell’intero procedimento.
Altre modifiche riguardano il tirocinio presso gli uffici giudiziari, che costituirà titolo idoneo per l’accesso al concorso in magistratura unitamente al superamento con esito positivo del primo anno delle scuole di specializzazione per le professioni legali.
Per quanto riguarda il tema della geografia giudiziaria, alcuni emendamenti della Lega volti a ottenere la proroga della riforma sono stati dichiarati improponibili e sono stati trasformati in un ordine del giorno accolto come raccomandazione dal governo, che lo impegna a valutare l’opportunità di un decreto correttivo per la riviviscenza dei tribunali indicati dai pareri parlamentari ovvero all’adozione di un decreto di proroga.
Si ricorda peraltro che la commissione giustizia del Senato ha approvato il 24 luglio scorso un disegno di legge (AS 134) di proroga di un ulteriore anno per l'entrata in vigore della riforma della geografia giudiziaria).
Allo stato, nessuna novità in tema di mediazione. Confermata l’obbligatorietà per quattro anni e l’assistenza tecnica degli avvocati per tutta la procedura; la condizione di procedibilità è soddisfatta anche se al primo incontro non è raggiunto l’accordo; e in questo caso nessuna indennità è dovuta all’organismo di mediazione. Se tutte le parti sono assistite dagli avvocati, l’accordo di conciliazione sottoscritto diventa titolo esecutivo, anche per la iscrizione di ipoteca giudiziale; negli altri casi l’accordo è soggetto a omologa.
Decreto Svuota- carceri: la Camera approva modifiche. Nuovo passaggio in Senato
L’aula della Camera, con 317 sì, 106 voti contrari e un astenuto, ha approvato ieri in serata il disegno di legge di conversione del decreto legge n. 78/2013, recante disposizione in materia di esecuzione della pena (soprannominato svuota-carceri).
Montecitorio ha licenziato un testo modificato, sia dalla commissione giustizia che dall’aula, rispetto al testo approvato dal Senato soprattutto, anche per ripristinare le finalità proprie del decreto legge Cancellieri.
Le principali modifiche hanno riguardato tre aspetti fondamentali: il regime della custodia cautelare; le preclusioni che impediscono la liberazione anticipata o la sospensione della pena e quelle che impediscono l’accesso ai benefici o alle misure alternative per i recidivi reiterati.
Le nuove modifiche imporranno una terza lettura al Senato, che comunque dovrà avvenire entro il 9 agosto.
Il decreto 79/2013 si propone di evitare il sovraffollamento carcerario agendo sia sui flussi in entrata che sulle possibilità di uscita anche con l’applicazione di misure alternative alla detenzione.
Immigrazione e diritti: Avvocature del Mediterraneo a confronto a Taormina il 6 e 7 settembre
“Immigrazione e Tutela dei diritti umani nel Mediterraneo” è il tema al quale è dedicata l'importante conferenza dei presidenti delle Avvocature del Mediterraneo, che si terrà a Taormina dal 6 al 7 settembre.
La Conferenza è organizzata dal Consiglio Nazionale Forense, dal Conseil National des barreaux e dall’Abogacia Espanola.
Tantissimi i paesi già accreditati alla conferenza: Andorra, Serbia, Albania, Romania, Marocco, Grecia, Montenegro.
Il presidente Guido Alpa aprirà i lavori con la relazione “Le grandi sfide dell’Avvocatura: i diritti fondamentali, la sicurezza pubblica, lo Stato di diritto”.
Il vicepresidente Carlo Vermiglio, con delega alle questioni internazionali, presiederà la sessione conclusiva “L’Italia e la storia della immigrazione nel Sud e dal Sud”.
Interverranno anche i consiglieri Paolo Berruti e Michele Salazar.
In allegato le locandine Immigrazione e Tutela dei Diritti umani nel Mediterraneo Taormina, 5-7 settembre 2013 nelle tre lingue di lavoro
Approvazione Parametri e l’altolà del consigliere segretario Mascherin alla modifica alla norma sulla divisione della comunicazione dei beni a domanda congiunta delle parti : la voce dell’Avvocatura sui Media
Ha avuto eco sul web la intervista del consigliere segretario Mascherin pubblicata nella Newsletter CNF n. 159, nella quale si chiede l’approvazione ormai indifferibile dei nuovo parametri e si sbarra la strada a modifiche al decreto “del fare” .
Rassegna stampa Intervista Mascherin agg. 3 agosto 2013
L’incontro tra Pierluigi Bersani e il consigliere Andrea Mascherin, a sei anni dalle lenzuolate, ha molto incuriosito i giornali.
Rassegna stampa Bersani – Mascherin
Geografia giudiziaria, il parere dell’Ufficio Studi del CNF sulla permanenza degli Ordini costituiti presso i tribunali sopprimendi.
Rassegna stampa Parere CNF Ordini e geografia giudiziaria
A cura dell’Ufficio Comunicazione e Media