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BERLUSCONI CONDANNATO

Dopo tanti anni di accanimento giudiziario contro Berlusconi e dopo ben 41 sentenze di assoluzione, il primo Agosto 2013 la Cassazione ha confermato la condanna di quattro anni di reclusione per evasione fiscale.
Entrare nel merito della condanna è sempre difficile per i non addetti ai lavori, ma sentire una condanna, per aver partecipato (senza prove) ad un evasione provvisoria inferiore ai sette milioni, contro un contribuente, che nello stesso periodo ne ha pagati oltre cinquecento sessanta, lascia tutti quanti abbastanza perplessi.
Perplessità aggravata dal fatto che abbiamo in Italia diversi milioni di evasori impuniti e che abbiamo assistito a parecchi altri reati più gravi, condannati con pene inferiori.
Per esempio nessun magistrato si è addentrato nelle operazioni finanziarie compiute da Prodi alla SME (Cirio e Bertolli) o peggio ancora nella Telecom Serbia o nel Monte dei Paschi di Siena.
Berlusconi, come ha pure riconosciuto Casini, ha un atteggiamento all'altezza della responsabilità istituzionale che ha avuto in questi anni, ma comunque questo episodio evidenzia lo strapotere di una certa magistratura politicizzata e richiama con urgenza la necessità della riforma delle leggi sulla Giustizia, che dovrebbe responsabilizzare maggiormente i magistrati e far prevalere l'interesse del Paese, anche sulle correnti politiche.
Non meravigliamoci dunque se gli elementi più brillanti continuino a lasciare l'Italia e se gli investitori più avveduti evitino di investirci le loro risorse.
Con anni di pessima gestione politica, in mano ai sindacati comunisti, alla magistratura politicizzata ed ai giornalisti ricattatori, le speranze per un ritorno agli antichi splendori italiani oramai si sono spente del tutto!
Cesare Sassi
(vergin di servo encomio e di codardo oltraggio)
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